Notizie e appuntamenti – 17 aprile 2023
Workshop sull’idrogeno, l’Eurispes tra i partner
Il prossimo 8 giugno si svolgerà un workshop dedicato all’idrogeno nel corso del quale si parlerà di formule alternative all’uso dei combustibili fossili. L’incontro è promosso dal Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale insieme all’Eurispes e al Dipartimento di Chimica dell’Università Sapienza di Roma.
Intervento del Prof. Francesco Cognetti al seminario sul recupero prestazionale nel Ssn promosso dall’Eurispes e dall’Enpam
Disponibile online l’intervento del Prof. Francesco Cognetti, Presidente della Confederazione Oncologi, Cardiologi, Ematologi (FOCE), al seminario dal titolo “Il Ssn di fronte al tema del recupero prestazionale” promosso dall’Osservatorio Eurispes-Enpam su Salute, Legalità e Previdenza. Cognetti ha posto l’accento sul fatto che molte delle prestazioni non erogate sono ormai irrecuperabili ed hanno purtroppo già mietuto numerose vittime durante la fase più acuta del Covid, in termini di eccesso di mortalità per le patologie cardiovascolari tempo-dipendenti. Per quelle oncologiche i mancati o ritardati interventi chirurgici e la perdita di milioni di esami di screening hanno già realizzato l’osservazione di tumori più avanzati al momento della diagnosi e fra mesi o anni purtroppo realizzeranno un eccesso di mortalità per queste patologie, le cui dimensioni non sono al momento calcolabili. I dati pubblicati da AGENAS relativi al 2021, con riferimento agli interventi chirurgici eseguiti per le prime cinque patologie oncologiche per incidenza, rilevano che solo 10 Regioni italiane hanno proprie istituzioni ospedaliere incluse tra le prime dieci posizioni per volume di casi operati. Si evidenzia, dunque, una distribuzione disomogenea degli ospedali con competenze maggiori sui pazienti affetti da patologie oncologiche e ciò sarà di grande ostacolo al raggiungimento di standard omogenei su tutto il territorio nazionale ().
Rassegna Stampa Eurispes
Una selezione degli articoli apparsi sulla stampa nel corso della settimana passata nei quali sono menzionati dati o informazioni tratti dal lavoro di ricerca svolto dall’Eurispes, è disponibile e scaricabile online ().
DAL MAGAZINE ONLINE DELL’EURISPES*
Quale futuro energetico per l’Europa?
Dopo aver originato in Europa una intera civiltà basata sull’utilizzazione dell’energia, tutta l’Europa vive oggi un momento di dipendenza commerciale da paesi, esterni alla propria giurisdizione, che sono in possesso dei quantitativi di fonti fossili divenuti invece scarsi nel territorio europeo. Dipendenza commerciale che può divenire, in condizioni geopolitiche instabili, anche dipendenza politica ovvero criticità nei rapporti politici tra nazioni, molte di esse ricche di fonti fossili sotto regimi autocratici e autoritari. L’ambiente è un tema indissolubilmente legato allo sfruttamento energetico e la strada intrapresa dai paesi europei, è quello di orientarsi nella più razionale utilizzazione dell’energia tratta dalle fonti fossili. Gli obiettivi, non a caso fissati a Parigi nel corso della 21a Conferenza delle Parti (COP 21) nel 2015, sono quelli tuttora a tendere per la neutralità climatica nel 2050 (sono passati già otto anni e ne mancano “appena” 27) e va purtroppo osservato che pochissimi passi sono stati fatti in questa direzione. Anzi, la guerra in Ucraina ha riportato indietro molte iniziative del programma europeo della transizione energetica “Green New Deal” e “REPowerEU” per aver dovuto i paesi europei chiudere o ridurre fortemente gli acquisti di gas dalla Russia, divenuti negli anni di pace precedenti una rilevante percentuale del fabbisogno complessivo. Divieto di produzione di automobili con motore a combustione interna dal 2035; efficientamento dell’isolamento termico del patrimonio edilizio entro 2030; E-fuel incentivato a discapito di bio-fuel sono le ultime azioni istituzionali europee in campo di transizione energetica da esaminare dettagliatamente ().
Verso il superamento della medicina difensiva?
La medicina difensiva è un fenomeno globale che affligge sul versante socio-economico oramai quasi tutti i paesi occidentali e, più in generale, i paesi sviluppati.
Secondo gli ultimi dati prodotti dall’Oms, le pratiche terapeutiche non sicure e gli errori terapeutici sono una delle principali cause di lesioni e danni evitabili nei sistemi sanitari di tutto il mondo; a livello globale, il costo associato agli errori terapeutici è stato stimato in 420 miliardi di dollari all’anno. Nel nostro Paese si stima che la medicina difensiva abbia un costo di 165€ pro capite.
Le conseguenze della medicina difensiva hanno infatti un impatto sociale importante: si pensi all’aggravio economico sul bilancio dello Stato, all’aumento dei premi assicurativi a carico del personale sanitario, sino ad arrivare alla conseguente limitazione del diritto alla salute riconosciuto dall’art. 32 della nostra Costituzione ().
Leggere la pandemia attraverso la filosofia
L’emergenza sanitaria ha messo alle strette un mondo intero, producendo divisioni e alimentando paure e sospetti. Ai filosofi è toccato provare a comprendere ciò che stava accadendo, con l’intento non sempre chiaramente formulato di non usurpare gli spazi, di più diretta competenza, di scienziati e politici. Lo hanno fatto, quando in ciò si sono realmente cimentati, non sempre riuscendovi. In generale, le letture filosofiche che sono state prodotte durante i mesi dell’emergenza sanitaria che ha colpito il pianeta possono essere inscritte in due tipologie: quelle tendenzialmente depressionistiche, da una parte, e, dall’altra, quelle moderatamente ottimistiche, che, pur non giustificando versioni surrettiziamente confortanti, hanno trasformato la catastrofe in un evento quasi istruttivo per le future sorti del mondo e dell’umanità. Ciò che accomuna posizioni così apparentemente contrastanti è l’apocalitticismo di cui si nutrono, perché è chiaro – e, di sicuro, non solo ai filosofi di professione – che niente potrà più essere come prima. Il disorientamento sarebbe, allora, palpabile, e nuove categorie interpretative potrebbero essere necessarie ().
*L’intento del nostro magazine è quello di essere uno strumento divulgativo e di conoscenza. Le informazioni e i dati proposti nei diversi articoli possono essere utilizzati liberamente citando la fonte, possibilmente con un link di rimando, e non modificando le informazioni stesse.