Notizie e appuntamenti – 18 settembre 2023
“Le isole carcere: storia, attualità, prospettive” – Convegno promosso dall’Osservatorio sull’Insularità dell’Eurispes
Mercoledì 20 settembre 2023, a Roma presso l’Aula Giallombardo – Corte di Cassazione g.c., alle ore 15,30, l’Osservatorio dell’Eurispes sull’Insularità, presieduto dal Prof. Aldo Berlinguer, promuove il convegno su “Le isole carcere: storia, attualità, prospettive”. Apre i lavori il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara. Tra gli altri, sono previsti gli interventi del Ministro per la Protezione civile e le politiche del Mare, Nello Musumeci, del Vice Ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo, dell’On. Simonetta Matone, Magistrato e componente Commissione Giustizia, Camera dei Deputati, dell’On. Debora Serracchiani, Avvocato, componente Commissione Giustizia, Camera dei Deputati. L’incontro sarà l’occasione per confrontarsi anche su alcune delle evidenze emerse nel libro “Isole carcere. Geografia e storia”, di Valerio Calzolaio, edito da Gruppo Abele. Il programma dei lavori al link
Montagna: risorsa per uno sviluppo sostenibile. L’Eurispes Sardegna organizza un confronto sul tema
Sabato 23 settembre 2023, alle ore 9,30 a Tempio Pausania (Viale Sacro Cuore, 3) l’Eurispes Sardegna organizza il convegno dal titolo “La Montagna. Straordinaria risorsa per uno Sviluppo Sostenibile”. Sono previsti in apertura i saluti del Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara. Intervengono tra gli altri: Gianni Addis, Sindaco di Tempio Pausania, Andrea Biancareddu, Assessore Regionale alla Cultura e Pubblica Istruzione, Carlo Marcetti, Docente Universitario e Componente Comitato Scientifico Eurispes Sardegna, Giannella Demuro, Direttrice Museo Organica. Coordina i lavori Gerolamo Balata, Direttore dell’Eurispes Sardegna.
“Occorre colmare una lacuna e inserire in Costituzione il mare, accanto alle isole, invocando la sua tutela e la sua valorizzazione”. Il video-intervento
«L’Italia non è al centro del Mediterraneo, come spesso viene detto, non è come gli altri paesi che vi si affacciano. Questa è una discrasia. Noi siamo il Mediterraneo, siamo i maggiori azionisti. Politica, Istituzioni e cittadini devono capire l’importanza del mare e delle isole per tutelarli e valorizzarli al contempo, come giacimento inestimabile del Paese. È arrivato il momento di colmare una lacuna: inserire il mare, accanto alle isole, nella nostra Costituzione, invocando la sua tutela e la sua valorizzazione». Questo uno dei punti fondamentali emersi nell’intervento del Prof. Aldo Berlinguer, Presidente dell’Osservatorio Eurispes sull’Insularità, (disponibile online al link ) , al primo Forum Risorsa Mare promosso da The European House – Ambrosetti in collaborazione con il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Mezzogiorno e Germania Est: un confronto sempre attuale. Disponibile online la ricerca
Con la ricerca dal titolo “Mezzogiorno e Germania Est: un confronto”, coordinata da Luigi Ruscello e pubblicata nella collana dedicata agli studi dell’Eurispes con Rubbettino Editore, l’Istituto ha realizzato un lavoro certosino di raccolta dati e di consultazione bibliografica per valutare ciò che si è fatto in Germania e in Italia per superare il divario tra le zone più arretrate e quelle più sviluppate. Nel Rapporto vengono raffrontati il processo di unificazione, l’andamento della popolazione, il reddito, globale e pro capite, il finanziamento dello sviluppo, i consumi, la bilancia commerciale e il mercato del lavoro. Tra i diversi aspetti, è stato esaminato un argomento quasi mai presente nel dibattito: il ruolo svolto dalla moneta unica. Una sintesi e la ricerca integrale sono disponibili al link
Rassegna Stampa Eurispes
Una selezione degli articoli apparsi sulla stampa nel corso della settimana passata nei quali sono menzionati dati o informazioni tratti dal lavoro di ricerca svolto dall’Eurispes, è disponibile e scaricabile online
DAL MAGAZINE ONLINE DELL’EURISPES*
La lezione di Italo Calvino
Il centenario della nascita di Italo Calvino, nato il 15 ottobre del 1923 a Cuba, sarà l’occasione per ripercorrere l’opera di uno scrittore che è riuscito a comprendere, interpretare ed anticipare la modernità. Celebrato e amato in Italia così come in tutto il mondo, le sue opere variano tra l’invenzione, la lezione di stile, l’architettura narrativa e la ispirata visione di una modernità che oggi è esplosa di fronte ai nostri occhi. Se le Lezioni americane sono state considerate da una certa critica come la sua più significativa eredità di scrittore, Le città invisibili sono più che mai attuali nel declinare il tema della molteplicità. Nel racconto delle città visitate da Marco Polo, vi sono le tante declinazioni dei rapporti possibili tra la comunità e lo spazio abitato, un principio che vuole ispirare anche la Mission 11 dell’Agenda 2030, che guarda alle città come spazi di sostenibilità e rigenerata cittadinanza ().
Corruzione, a Vienna passi importanti verso la cooperazione internazionale
La corruzione è un fenomeno globale che va affrontato come tale, partendo dagli indici di misurazione. È quanto sostiene da anni il lavoro di Giovanni Tartaglia Polcini, magistrato, componente del Comitato Scientifico dell’Eurispes e consigliere giuridico presso il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, che ha preso parte alla conferenza internazionale sul tema della corruzione, svoltasi a Vienna ai primi di settembre. L’incontro è stato organizzato dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine, dall’Accademia internazionale anticorruzione e dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo economico. Nel corso della conferenza è emerso un tema chiave: lo sviluppo di indicatori affidabili e dati comparabili per migliorare la cooperazione internazionale nella lotta alla corruzione. Ad oggi, infatti, la misurazione della corruzione si basa su indicatori percettivi, che penalizzano un paese sebbene si dimostri attivo nella lotta contro il fenomeno, proprio come accade all’Italia nel ranking OCSE ().
Chi si ricorda dello Smart Working?
Lo Smart Working ha caratterizzato fortemente il mondo del lavoro durante la pandemia, e ha cambiato le abitudini di vita e lavoro di milioni di lavoratori e lavoratrici nel mondo. È stato un processo gestito in maniera prevalente dalle imprese, secondaria dai sindacati, senza che siano state individuate vere e proprie strategie a riguardo. Ma oggi i tempi sono maturi per una riflessione più ampia sulle sue implicazioni e potenzialità, in un’epoca in cui il concetto di lavoro è mutato profondamente, sempre più associato all’emancipazione e alla crescita individuale. Inoltre, bisogna affrontare la questione di genere legata allo Smart Working: dopo decenni di lotte per portare le donne fuori di casa, il lavoro da casa rischia di far ricadere sulle donne un carico lavorativo e domestico maggiore rispetto ai tempi pre-pandemici ().
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