Notizie e appuntamenti – 15 marzo 2021
Università: il capitale del futuro. Secondo incontro del Laboratorio Eurispes sul capitale umano
Giovedì 18 marzo, dalle ore 11,30, si svolgerà il secondo incontro online promosso nell’àmbito delle attività del Laboratorio Eurispes sul capitale umano. Partecipano al webinar: Cristina Messa, Ministro dell’Università e della Ricerca, Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale della Uil, Giovanni Cannata, Rettore Universitas Mercatorum, Benedetta Cosmi, giornalista, scrittrice e coordinatrice del Laboratorio, Mario Caligiuri, Coordinatore del Corso di laurea in Scienze pedagogiche dell’Università della Calabria, Laura Mazza, Amministratore delegato The Hub. Sono previsti i saluti del Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara (continua a leggere).
Presentazione Indagine sulla condizione degli ultra 65enni nel periodo del Covid-19 in Sardegna
Martedì 16 marzo 2021, alle ore 11,00, saranno presentati in videoconferenza i risultati dell’Indagine sulla condizione degli ultra 65enni nel periodo del Covid-19 in Sardegna (continua a leggere).
Un anno di Covid: i Tg sono ancora in trincea. Report Osservatorio Tg Eurispes – CoRiS Sapienza
Ad un anno dal primo lockdown, con 11 Regioni che tornano rosse ed una media di più di 20mila nuovi casi al giorno, la cronaca del contagio s’impone quasi con la stessa forza, reclamando 32 aperture. Di fronte ai drammatici numeri del Covid-19, con la conta delle vittime che lunedì supera la soglia dei 100mila morti, le testate rilanciano gli appelli delle Istituzioni, accogliendo le ulteriori restrizioni in vista della svolta nella campagna vaccinale annunciata dal neo Premier Draghi. Queste alcune delle indicazioni emerse dall’analisi dell’Osservatorio Tg Eurispes – CoRiS Sapienza dall’8 al 12 marzo (continua a leggere).
Consigli di lettura
L’Osservatorio Eurispes sui Temi Internazionali propone alcuni consigli di lettura segnalando articoli di particolare interesse apparsi sulla stampa estera (continua a leggere).
DALLA RIVISTA ONLINE DELL’EURISPES
“Caporalato in agricoltura: invece delle mafie alimentiamo la legalità”. Intervista a Jean-René Bilongo
Le mafie si sono sedute da molto tempo alle nostre tavole. Dettano i prezzi, incidono sulla qualità dei prodotti e sullo sfruttamento della terra e di chi vi lavora. E a questa tavola non si può più rimanere seduti senza una presa di coscienza: quelli che si ingoiano sono bocconi di criminalità organizzata. Ne parliamo nella rubrica curata da Sergio Nazzaro per il magazine dell’Eurispes “Cosa vuol dire mafia? – Dialoghi sulla legalità” con Jean-René Bilongo, coordinatore dell’Osservatorio Placido Rizzotto. L’Osservatorio si è dato come compito quello di indagare l’intreccio tra la filiera agroalimentare e la criminalità organizzata, con una particolare attenzione al fenomeno del caporalato e dell’infiltrazione delle mafie nella gestione del mercato del lavoro agricolo. Bilongo ha lavorato come mediatore culturale a Castel Volturno per diversi anni, constatando di persona i drammatici effetti del caporalato (continua a leggere).
I due capisaldi della geopolitica del Governo Draghi
«Alle congratulazioni, per una volta non formali, che da ogni parte piovevano su Palazzo Chigi dopo l’amplissima ratifica parlamentare del suo incarico, il nuovo Premier, Mario Draghi, ha voluto rispondere subito ricordando quali sono i due capisaldi della politica estera italiana: il legame con l’Unione europea e la fedeltà al rapporto transatlantico. Qualcuno potrebbe osservare che in queste due scelte tradizionali non c’era motivo di particolare interesse, che Draghi aveva semplicemente sposato la continuità. Ma si tratterebbe di un errore». Franco Venturini, giornalista e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio permanente dell’Eurispes sui Temi Internazionali, analizza la direzione che Draghi sta imprimendo ala politica dell’Italia nello scenario internazionale (continua leggere).
Emergenza Sahel: la pandemia nella pandemia
Il Sahel continua ad essere una delle regioni più difficili, complesse e in crisi del mondo. Secondo gli ultimi dati dell’Ocha, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa del coordinamento degli affari umanitari, ci sono 13,4 milioni di persone, solo in Burkina Faso, Mali, Niger occidentale, che hanno bisogno di assistenza umanitaria. In meno di due anni è aumentato di venti volte il numero degli sfollati interni, passato da 70mila a 1,4 milioni. La desertificazione e la desertizzazione sono aumentate in modo esponenziale. Sopravvivere è sempre più difficile, mentre vivere è impossibile. Nel corso degli ultimi due anni, il numero di persone in stato di grave insicurezza alimentare è quasi quintuplicato in Burkina Faso, raddoppiato in Mali e aumentato del 77% in Niger, portando il numero totale di persone che nella regione affrontano la fame, ogni giorno, a 6,6 milioni. Secondo l’Unicef, nel Burkina Faso, oltre 535.500 bambini al di sotto dei 5 anni soffrono di malnutrizione acuta. Il loro destino, senza un intervento delle Nazioni Unite o dell’Ue, è segnato da una morte lenta e atroce. L’excursus di Marco Omizzolo ci porta in questa area vastissima e dimenticata dell’Africa per scuotere le coscienze dell’Occidente (continua a leggere).
Una strategia per il Mediterraneo: occupabilità per giovani e donne
Da sempre teatro dei traffici commerciali, punto di incontro di culture, religioni e civiltà, ancora oggi il Mediterraneo ricopre un ruolo di primaria importanza come punto di contatto e comunicazione fra realtà molteplici. Nel 2008, è stata istituita l’Unione per il Mediterraneo (UpM), un forum intergovernativo per promuovere un’agenda positiva tra le due sponde, che mira alla cooperazione della regione euro-mediterranea, comprendente 42 paesi dell’Unione europea e del Mediterraneo meridionale e orientale. L’unione nasce dalla consapevolezza che le sfide attuali richiedono soluzioni comuni, investimenti collettivi, collaborazione e scambi culturali. I punti di partenza sono sicuramente istruzione e occupazione giovanile: problemi che, ancora oggi, affliggono l’intera regione (continua a leggere).
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