Notizie e appuntamenti – 7 dicembre 2020
SUDeFUTURI #UNLOCK_IT: il Presidente dell’Eurispes relatore all’incontro promosso dalla Fondazione Magna Grecia
Mercoledì 9 dicembre, alle ore 12,00, il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, parteciperà, in qualità di relatore, all’incontro su “Salute, sicurezza e libertà: un difficile equilibrio” che si svolgerà nell’àmbito del II International annual meeting SUDeFUTURI, promosso dalla Fondazione Magna Grecia, e realizzato con la partnership dell’agenzia Adnkronos. Insieme al Presidente Fara, partecipano al dibattito il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero De Raho, e il Presidente emerito della Corte Costituzionale, Antonio Baldassarre. L’incontro sarà moderato da Paolo Mieli, giornalista e saggista.
La manifestazione, che si svolgerà dal 9 all’11 dicembre, vedrà la partecipazione di oltre 40 relatori impegnati in 10 sessioni tematiche. Saranno presenti alcuni dei protagonisti del panorama politico e culturale del Paese, come Biagio Mazzotta, Ragioniere Generale dello Stato, Antonella Polimeni, Rettrice Sapienza Università di Roma e Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro; ma anche studiosi di fama internazionale come il virologo Robert Gallo. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito e sulla pagina Facebook della Fondazione Magna Grecia e dell’Adnkronos.
Audizione, presso la XIII Commissione permanente Agricoltura della Camera, di Marco Omizzolo per l’Eurispes
Mercoledì 9 dicembre, alle ore 15,30, il sociologo Marco Omizzolo, sarà audito, in qualità di ricercatore dell’Eurispes, dalla XIII Commissione permanente Agricoltura della Camera dei Deputati. L’audizione, che avrà luogo in videoconferenza, si concentrerà sull’esame in sede consultiva della proposta di legge C. 2666 Cnel, recante ratifica ed esecuzione della Convenzione n. 184 sulla sicurezza e la salute nell’agricoltura, adottata a Ginevra il 21 giugno 2001 dalla Conferenza generale dell’Organizzazione internazionale del lavoro, nel corso della sua 89a sessione.
Lavoro nero, caporalato e pandemia tra emersione e nuove irregolarità: Marco Omizzolo, ricercatore Eurispes, relatore all’incontro
Venerdì 11 dicembre, alle ore 21,00, Marco Omizzolo, sociologo e ricercatore dell’Eurispes, parteciperà al terzo appuntamento del Festival Toubab 2020 dal titolo “Lavoro nero, caporalato e pandemia tra emersione e nuove irregolarità”. L’evento, promosso dalla Rete Antirazzista Valle d’Aosta in collaborazione con SIPROIMI-Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati, sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook della Rete Antirazzista VdA (https://www.facebook.com/reteantirazzistavda/). All’incontro interverranno anche: Arnela Pepelar, referente del progetto SIPROIMI Consorzio Trait d’Union, Yvan Sagnet dell’Associazione NoCAP-Contro ogni forma di caporalato. A moderare il dibattito sarà Giulio Gasperini.
Report Osservatorio Tg Eurispes-CoRiS Sapienza. Tg: attenzione su contagi e stretta sul Natale
La cronaca del contagio domina ancora nei Tg della sera con 29 aperture. Davanti ai numeri ancora gravi ma paradossalmente più “incoraggianti”, a spiccare sono le misure del nuovo Dpcm, tra date, orari e vincoli sugli spostamenti. La “stretta sul Natale”, che si accompagna ai contrasti tra governo, regioni e opposizioni, si impone così sui numeri dell’epidemia: 17 aperture contro le 12 dedicate alle cifre ed agli indici del Covid. L’analisi dell’Osservatorio Tg Eurispes – CoRiS Sapienza nella settimana dal 30 novembre al 4 dicembre (continua a leggere).
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Metafore per l’Italia. Il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara: La dinamica degli strappi e la “società eventuale”
«Siamo dominati dall’idea che i sistemi sociali debbano tendere all’equilibrio; in realtà la globalizzazione e la necessità di integrazione dei sistemi portano alla creazione di nuovi squilibri. Siamo di fronte ad una “dinamica degli strappi” ad un “procedere per rotture”». Nella rubrica “Metafore per l’Italia”, pubblichiamo un’altra riflessione del Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, estratta dal libro La Repubblica delle Api (continua a leggere)
Le mafie all’altare
Una tra le azioni predatorie mafiose meno discusse è l’infiltrazione del sentimento religioso e dei suoi riti. La criminalità organizzata con i suoi riti d’iniziazione, la sua opaca obbedienza ad una distorta interpretazione della fede religiosa, ha comportato la “presa in ostaggio” della figura della Madonna. Troppe volte si è frettolosamente declassato a stravagante, distorto folclore, l’inchino di Santi e madonne sotto i balconi dei boss mafiosi, durante le processioni patronali. Eppure, proprio in quel sentimento popolare, le mafie stavano cooptando con la brutalità un consenso sociale e instillando una violenta intimidazione. Padre Gian Matteo Roggio – Direttore del Dipartimento di analisi, studi e monitoraggio dei fenomeni criminali e mafiosi inserito all’interno della Pontificia Accademia Mariana Internazionale presso la Santa Sede – e Fabio Iadeluca – Coordinatore del Dipartimento – dialogano sulla necessità di liberare la figura mariana dall’influenza delle mafie e offrono un contributo di riflessione alla rubrica “Cosa vuol dire Mafia? Dialoghi sulla legalità” di Sergio Nazzaro (continua a leggere).
Stragi Isis in Europa: l’analisi e la mappatura
La classificazione di tutte le stragi dell’Isis in Europa occidentale tra il 2015 e il 2020 e l’individuazione di tre categorie di attacchi. Una classificazione che pone gli attentati in ordine decrescente di letalità. Con pochissime eccezioni, gli attentati meno letali di tutti sono quelli dei lupi solitari non addestrati. Dunque più i terroristi sono organizzati, più sono devastanti. I dati emersi dalla ricerca impongono una domanda: perché l’Isis non è riuscito a replicare una strage complessa come quella del Bataclan? L’analisi è del Prof. Alessandro Orsini, componente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Permanente dell’Eurispes sui Temi Internazionali (continua a leggere).
Il diritto di accesso a Internet, va inserito nella Costituzione?
Ritorna in modo prepotente nel dibattito politico, giuridico e culturale la proposta di inserire l’accesso a Internet nella Costituzione italiana. Il presupposto su cui si fonda questa esigenza, secondo i suoi fautori, risiede nel riconoscimento dell’accesso al web quale diritto fondamentale.
Quello in esame non è un tema del tutto nuovo perché già nel novembre del 2010 il giurista Stefano Rodotà, pioniere dei diritti della Rete, propose di inserire un articolo, 21 bis, nella Costituzione, per rendere l’accesso al web un diritto fondamentale. Un argomento che è stato di recente ripreso dal premier Conte. Ad approfondire il tema Alfonso Lo Sardo (continua a leggere).
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