Notizie e appuntamenti – 5 dicembre 2022
Volontariato: le difficoltà in pandemia
Disponibile online la ricerca realizzata dalla sede regionale dell’Eurispes, il Centro Servizi per il Volontariato “Sardegna Solidale”, con il contributo dell’Assessorato Regionale alla Programmazione e Bilancio, al fine di analizzare la difficile e delicata situazione determinatasi, nelle Associazioni di Volontariato, a seguito della diffusione del Covid-19. Lo scopo della ricerca è stato quello di rilevare esigenze e criticità che le Associazioni di Volontariato e gli Enti del Terzo Settore hanno riscontrato durante la pandemia, per poter individuare possibili risorse e percorsi alternativi che permettano loro di continuare a svolgere l’importante attività che ricoprono nel tessuto sociale.
La ricerca è visualizzabile cliccando qui
Rassegna Stampa Eurispes
Una selezione degli articoli apparsi sulla stampa nel corso della settimana passata nei quali sono menzionati dati o informazioni tratti dal lavoro di ricerca svolto dall’Eurispes, è disponibile e scaricabile online (clicca qui).
DAL MAGAZINE ONLINE DELL’EURISPES*
Alcol e marketing, necessarie limitazioni per social network e giovanissimi
Per l’OMS, l’alcol è un “bene che desta preoccupazione per la salute pubblica”, ribadendo tale principio anche nel corso della 75esima Assemblea Mondiale della Sanità. C’è bisogno di un piano globale per accendere i riflettori sul consumo dannoso di alcol, che è causa ogni anno di circa 3 milioni di decessi nel mondo. L’OMS chiama in causa soprattutto il marketing indiscriminato, che oggi avviene senza alcun controllo su piattaforme digitali, social network, in serie tv e film, e che prende di mira categorie come i giovanissimi, le donne e i soggetti dipendenti dall’alcol al solo scopo di aumentare le vendite. La cooperazione internazionale è fondamentale per porre un limite al marketing selvaggio e transfrontaliero di bevande alcoliche, e vanno coinvolti anche i soggetti produttori interessati. Attualmente, nel 66% dei paesi non esiste una regolamentazione specifica del marketing digitale di alcolici da parte dei governi, mentre restrizioni parziali sono presenti nel 17% dei paesi, e vietate nel 18% (continua a leggere).
Cyberpunk e rivoluzione digitale: una nuova etica che superi la dicotomia normativa
Ultimamente ci si interroga molto sull’assenza di regolamentazione relativa ad alcuni fenomeni oramai diffusissimi, come le criptovalute e i Bitcoin supportati dalla tecnologia blockchain. Intanto, i giovani incontrano queste tecnologie senza alcun tipo di timore o frustrazione: da un’indagine di WisdomTree emerge che il 90% dei ragazzi tra i 18 e i 30 anni ha una buona familiarità con le cryptos, e solo il 17% degli intervistati afferma di aver scelto gli asset digitali perché spinto da un influencer, dunque, la scelta è avvenuta nella maggioranza dei casi in maniera del tutto autonoma. La regolamentazione non sembra essere un ostacolo: per il 61% dei giovani italiani investire in cripto sarebbe molto più sicuro laddove ci fosse il sostegno di governo e autorità di regolamentazione. Ma è poi davvero possibile regolamentare interamente un sistema efficace proprio perché libero? Questioni su cui si è interrogato anche il movimento culturale e letterario del cyberpunk, che ha creato un vero e proprio immaginario del futuro a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, che va ben oltre la dicotomia tra bene e male, regolamentato e non. Il movimento cyberpunk riporta alla necessità di coltivare una cultura dell’etica, non intesa in senso strettamente normativo, ma come capacità di interrogarsi profondamente su questioni essenziali per i singoli e le comunità (continua a leggere).
In Italia manca un sistema di accoglienza: intervista a Simone Andreotti, Presidente coop. In Migrazione
In Italia manca un vero e proprio sistema di accoglienza: la gestione dei migranti sembra essere un tema che riguarda solo il Ministero dell’Interno, invece di rappresentare un’opportunità e parte integrante del Sistema-Paese. La gestione delle persone migranti è affidata a due modelli di accoglienza antagonisti che realizzano la convivenza tra un sistema obsoleto e fallimentare (i CAS) e uno promettente ma non ancora sufficientemente diffuso e finanziato (i centri SAI). I due modelli fanno parte di una procedura più burocratica che di accoglienza, priva di progettualità, vista più come una questione di ordine pubblico o meramente mediatica che come questione, ad oggi, inevitabile e che merita una riflessione. Inoltre, i fondi erogati vengono dispersi in operazioni più formali che effettive nel raggiungimento di una piena integrazione. Affrontiamo il tema dell’accoglienza e delle politiche in essere con un’intervista a Simone Andreotti, Presidente della cooperativa In Migrazione (continua a leggere).
Il PNRR tra nuovi ministeri e nuove programmazioni
Con il nuovo Governo, il PNRR ha visto alcune sue componenti e strutture cambiare non solo nelle personalità, ma anche nelle competenze e funzioni. Tra i primi obiettivi individuati dal Ministro per gli Affari Europei figura la rimodulazione del Piano italiano per motivi legati a costi e tempistiche, poiché nelle intenzioni del Governo si punterebbe ad eliminare tutti gli interventi non più realizzabili a causa di costi o ritardi non colmabili. Altro tema in discussione è il finanziamento di REPowerEU e delle operazioni per il sostegno ai soggetti maggiormente colpiti dal caro-energia. REPowerEU potrebbe infatti dare priorità agli investimenti per affrontare la povertà energetica delle famiglie, delle PMI e delle microimprese vulnerabili in funzione delle odierne emergenze globali (continua a leggere).
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