Notizie e appuntamenti – 23 febbraio 2021
La Presidenza italiana del G20: un’occasione storica per il Paese
Il primo dicembre 2020 ha sancito ufficialmente l’avvio della Presidenza italiana al G20, la quale culminerà nel Vertice dei leader G20 ospitato il 30 e 31 ottobre a Roma. In un contesto in cui le relazioni internazionali tendono ad essere sempre più multidimensionali ed interconnesse, il programma italiano si articola intorno al trinomio People, Planet, Prosperity, offrendo delle linee guida per la cura del Pianeta e delle persone, assicurando una forte ripresa economica che sia al contempo inclusiva e sostenibile. Vista la scarsa attenzione che i media e l’informazione hanno dedicato a quella che è, per il nostro Paese, un’occasione irripetibile e di portata storica, l’Eurispes ha deciso di redigere, ad opera del Consigliere Giovanni Tartaglia Polcini, membro del Comitato Scientifico dell’Istituto, un breve vademecum, esplicativo di quelli che saranno i principali àmbiti di intervento e gli obiettivi del G20; allo stesso tempo, l’impegno di questa “guida” è quello di dare un’idea di cosa significhi, per il nostro Paese, un incarico prestigioso e di responsabilità come questo. La pandemia ha causato danni profondi, incidendo negativamente sui sistemi sanitari, sugli indici di povertà, sull’andamento dell’economia globale: ci si trova ad affrontare oggi quello che è, forse, il momento più difficile dalla fine dei conflitti mondiali. In tale contesto, l’Italia è chiamata a gestire ed interpretare, in modo consapevole, il ruolo di guida, coordinando i lavori del G20 che, quest’anno più che mai, non saranno solamente un momento di dialogo e di confronto, ma un punto di partenza per costruire insieme le politiche del mondo che verrà (continua leggere).
Presentazione indagine Eurispes “Oltre il Covid-19. Gioco pubblico e dipendenze in Sardegna”
Venerdì 26 febbraio, alle ore 15,30, l’Eurispes presenterà a Cagliari, nella Sala Transatlantico della sede del Consiglio Regionale, la ricerca dal titolo “Oltre il Covid-19. Gioco pubblico e dipendenze in Sardegna” realizzata con il contributo dell’Assessorato regionale alla Programmazione e al Bilancio. Sono previsti gli interventi, tra gli altri, del Vicepresidente Consiglio Regionale, Piero Comandini, del Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, dell’Assessore alla Programmazione e Bilancio della Regione Sardegna, Giuseppe Fasolino, dell’Assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale della Regione Sardegna, Mario Nieddu, del Procuratore Capo di Brindisi e Presidente dell’Osservatorio Gioco, Legalità e Patologie dell’Eurispes, Antonio De Donno, del Comandante Regione Sardegna della Guardia di Finanza, Gen. D. Gioacchino Angeloni, del Direttore ADM Sardegna, Michele Giannarelli (programma).
La “pax draghiana” occupa i Tg, ma la pandemia torna in apertura
La partenza del governo Draghi, entrato nel pieno delle sue funzioni, domina l’agenda mediatica, con le edizioni di mercoledì e giovedì monopolizzate dai voti per la fiducia al Senato ed alla Camera. Nel clima d’ottimismo che accompagna le prime dichiarazioni del neo Premier, i Tg Mediaset enfatizzano i passaggi dedicati ad aziende ed imprese, mettendo in rilievo la soddisfazione di Berlusconi, mentre, quelli Rai e La7, sottolineano gli annunci di rinnovata battaglia contro le mafie e la corruzione. Con lo scenario politico reso momentaneamente più sereno, l’andamento dell’epidemia risale le scalette e costituisce il principale argomento in apertura per le edizioni di lunedì e venerdì: 15 aperture in totale. L’analisi dell’Osservatorio Tg Eurispes-CoRiS Sapienza dal 15 al 19 febbraio (continua a leggere).
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Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. Teo Luzi: “Il nuovo volto della mafia è ‘mercatista’”
«Cosa Nostra resta un modello criminale di riferimento. Ed è un modello vivo, non uno spettro che riaffiora dal passato». Questa lucida analisi del Generale Teo Luzi, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, disegna immediatamente la pericolosità di sottovalutare determinati fenomeni mafiosi, e di come ciò comporti il non comprenderne le nuove dimensioni “mercatiste” che assumono. Lo stesso vale anche per un’altra trasformazione – come emerge nell’intervista realizzata da Sergio Nazzaro nella rubrica “Cosa vuol dire mafia? – Dialoghi sulla legalità” – che porta la criminalità organizzata a non aggredire più i territori ma a colluderli, con la violenza come arma.
Dal Generale Alberto Dalla Chiesa, al carabiniere semplice Salvatore Nuvoletta, ammazzato per mano del clan dei casalesi a soli 20 anni, c’è la parabola di come duramente le mafie hanno colpito l’Arma. Teo Luzi, prima di essere nominato, nel gennaio 2021, Comandante Generale dei Carabinieri, è stato anche Comandante Provinciale a Palermo, durante l’importante operazione che ha bloccato la rinascita della cupola mafiosa (continua a leggere in italiano o in inglese).
Programmare una strategia post Covid per l’occupazione
Programmare una strategia per l’occupazione permette di trarre vantaggio da tutte le opportunità che emergono e scompaiono rapidamente, di ridurre l’incertezza e di respingere le minacce più diverse. Secondo la teoria e la metodologia della strategia di sviluppo formulata dal Prof. Vladimir Kvint, per elaborare una strategia efficace, è necessario armonizzare gli interessi di tutti gli attori, identificare le tendenze globali, nazionali e regionali, e basare la strategia sui propri vantaggi competitivi. Uno studio della Università Statale Lomonosov di Mosca aiuta a comprendere come si dovrà agire in un contesto occupazionale post Covid (continua a leggere in italiano o in inglese).
La sfida globale per la supremazia tecnologica
Il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha affermato che l’intelligenza artificiale, il quantum computing, il riconoscimento facciale e i sistemi autonomi, cambieranno in modo radicale la natura della guerra, dunque l’Alleanza Atlantica deve mantenere il suo vantaggio tecnologico e interrogarsi sugli aspetti etici. Del resto, le guerre tecnologiche non sono una novità: ogni competizione militare è condizionata dallo sviluppo tecnologico. Anche l’Unione europea è chiamata ad agire su questo fronte, sebbene sia remota la possibilità che l’Europa sia autonoma o indipendente dagli Stati Uniti in tale àmbito. L’approfondimento è di Alessandro Aresu, membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio su Temi Internazionali dell’Eurispes e Direttore scientifico della Scuola di Politiche e Investment Director Deep Tech della Fondazione ENEA Tech (continua a leggere).
L’istruzione è un tema centrale nell’agenda del Premier Draghi
Le dichiarazioni del Premier Mario Draghi, secondo l’analisi realizzata dal Prof. Mario Caligiuri, hanno avuto riferimenti costanti al mondo dell’istruzione con una frequenza dettata certamente dal momento, ma non consueti nelle linee programmatiche di un governo. Il Premier ha equiparato le “ferite profonde” sul piano sanitario ed economico a quelle educative, dettando l’agenda di un Governo che vuole porre l’accento sul mondo della scuola, dell’Università e della ricerca come fondamento e opportunità di rilancio economico e sociale del Paese. Draghi ha inoltre auspicato di «tornare rapidamente ad un orario scolastico normale», «recuperare le ore di didattica soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno» per riprendere il percorso formativo in sicurezza. (continua a leggere).
Le 3G dell’ineguaglianza del mercato del lavoro italiano: Geografia, Genere e Giovani
Le prolungate politiche di confinamento e chiusura delle attività produttive, prese dal Governo nel corso del 2020 per fronteggiare l’emergenza pandemica, hanno indubbiamente prodotto delle forti conseguenze negative sulle condizioni di vita e di lavoro del mondo giovanile, accentuando ancor più le ineguaglianze strutturali che caratterizzano, da tempo, il mercato del lavoro italiano: sono le famose 3G che riguardano Geografia, Genere e Giovani. Qual è la situazione all’inizio del 2021? L’approfondimento di Jan Martin Rossi, ricercatore Eurispes, vuole essere un contributo utile a riflettere sulla complessità dei nodi da sciogliere e sulle aree sulle quali sarebbe necessario intervenire con misure correttive (continua a leggere).
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