Notizie e appuntamenti – 16 gennaio 2023
Primo incontro degli esperti e degli studiosi che compongono il Comitato Scientifico della sede dell’Eurispes in Campania
Si terrà a Benevento il prossimo 25 gennaio alle ore 11,30, la prima riunione del Comitato Scientifico della sede dell’Eurispes in Campania, diretta dall’avv. Paola Porcelli. L’incontro sarà ospitato presso la CCIAA Irpinia-Sannio. Presente, con un collegamento a distanza, anche il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara. Fanno parte del Comitato importanti studiosi ed esperti che operano sul territorio campano: la dottoressa Maria Antonietta Troncone, Procuratore Napoli Nord, il dottor Enrico Tedesco, Segretario generale della Fondazione Polis, il prof. Gerardo Canfora, Magnifico Rettore Università del Sannio, il dottor Tommaso De Simone, Presidente CCIAA di Caserta, il prof. Marino Scherillo, Direttore UOC Cardiologia Interventistica UTIC, Azienda Ospedaliera San Pio e Segretario Generale Comitato Scientifico Nazionale ANMCO, Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri, la prof.ssa Stefania Leone, Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università di Salerno, l’Ing. Michelangelo Esposito Mocerino, Netgroup, il dottor Dimitri Dello Buono, Tecnologo CNR ().
Rassegna Stampa Eurispes
Una selezione degli articoli apparsi sulla stampa nel corso della settimana passata nei quali sono menzionati dati o informazioni tratti dal lavoro di ricerca svolto dall’Eurispes, è disponibile e scaricabile online ( – bit.ly/3ZCCagS).
DAL MAGAZINE ONLINE DELL’EURISPES*
Possibili profili speculativi sull’aumento dei prezzi della benzina e la marginalità delle cause fiscali
L’aumento del prezzo della benzina è determinato da una serie di fattori che non limitano il dibattito alle semplici accise. A incidere è soprattutto la quotazione Platts, che fotografa il valore effettivo dei prodotti raffinati, basato sugli scambi fisici in un determinato giorno e in una determinata area. Le fasi di tutta la filiera, ivi comprese le speculazioni internazionali, sono comunque interamente controllate dalle stesse compagnie petrolifere, quasi tutte integrate. Vale a dire che ciascuna compagnia petrolifera vende/compra i prodotti a/da se stessa ad un prezzo che spesso nulla ha a che vedere con la quotazione Platts, ma semmai con le particolari esigenze interne di ogni azienda. Il rischio è che una parte consistente del loro margine potrebbe “nascondersi” proprio all’interno della quotazione Platts. In definitiva, a determinare la sproporzione nell’andamento dei prezzi sono più elementi: non solo il fisco, ma anche le strategie economiche che incidono sul prezzo industriale delle compagnie, e le strategie finanziarie e speculative che agiscono sulla leva delle riserve ().
La città nell’orizzonte della rivoluzione digitale
Nel 2050 quasi il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle aree urbane, autentici “magneti umani”, con una crescita pari a circa 250mila abitanti al giorno. Un polmone in espansione che bisognerà osservare, gestire, soprattutto curare. Ma le città già raccontano chi siamo e che futuro stiamo costruendo per organizzare la convivenza umana: nonostante la pandemia abbia messo a dura prova gli spazi di condivisione, il virtuale non ha sostituito la voglia di fare comunità e i luoghi riemergono, per riaffermare una specificità. Insomma, il futuro non sembra assomigliare del tutto ai non-luoghi prospettati da Marc Augé, o alle “tecno-città” di Gregotti, ma piuttosto a un’idea di architettura integrata ai bisogni della collettività e di rigenerazione urbana che integri vecchie e nuove idee di città. Un “universale urbano” basato sul diritto alla città, come sosteneva Henri Lefebvre, aperto al libero attraversamento di popoli ed etnie per una società di migranti ().
RAEE, rifiuti elettronici: un tesoro nascosto
I RAEE, ovvero i Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, vanno trattati in maniera del tutto speciale e secondo determinate modalità presso le isole ecologiche. Il 61% degli italiani tiene in casa un’apparecchiatura elettronica anche se rotta, di cui il 33% sono cellulari, il 23% caricabatterie, il 17% computer portatili. In molti casi accade perché non si conosce la corretta procedura di smaltimento, forse ignorando che un corretto smaltimento di queste infrastrutture – e dei materiali in esse contenuti – può essere una fonte di guadagno. Insomma, nelle vecchie apparecchiature che spesso non si sa dove destinare, può nascondersi un piccolo tesoro. In questa direzione si muove anche il Ministero della Transizione Ecologica, che ha recentemente introdotto delle misure per incentivare l’introduzione volontaria dei sistemi certificati di gestione ambientale nelle imprese che effettuano le operazioni di trattamento dei RAEE ().
Comunità energetiche rinnovabili: dal Pnrr nuovi modelli di crescita
Il doppio filo che lega Agenda 2030 e il PNRR si sta ulteriormente rafforzando attraverso la messa a punto di strumenti che mirano a favorire il maggior ricorso alle fonti rinnovabili. Ne sono un esempio le Comunità Energetiche Rinnovabili. Si tratta di una realtà normata da diversi anni, a partire dalla direttiva (Ue) 2018/2001 – RED2, che richiede agli Stati membri il sostegno a comunità organizzate di utenti che collaborano tra loro per produrre, consumare e gestire energia pulita attraverso uno o più impianti locali. Successivamente, è stato il Decreto Milleproroghe 162/2019 ad introdurre nel nostro Paese le CER, con scarsi risultati nella attuazione. Basti pensare che Legambiente ha finora mappato 100 comunità rinnovabili sul territorio italiano, di cui circa un terzo attive ().
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