Notizie e appuntamenti – 24 giugno 2024
Aree interne tra realtà e rigenerazione. Due giorni di incontri promossi dall’Eurispes e Futuridea
Si svolgerà il 12 e 13 luglio prossimi a Benevento, presso l’Auditorium Sala Vergineo Museo del Sannio, il convegno sul tema “Le aree intere tra realtà e rigenerazione”.
La “due giorni” è promossa dall’Eurispes e Futuridea in collaborazione con Unioncamere Campania, Confidustria BN, ANCI Campania, Unisannio, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, CRU Unipol, Intergruppo parlamentare sviluppo Sud, aree interne e isole minori, Give back giovani aree interne, Fondazione Supersud. Sono previsti gli interventi, tra gli altri, di S.E. Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo di Benevento, Michele Cammarano, Presidente Commissione Speciale Aree Interne, Consiglio regionale della Campania, Gerardo Canfora – Rettore Università degli Studi del Sannio, Gian Maria Fara, Presidente dell’Eurispes, Nino Lombardi, Presidente della Provincia di Benevento, Clemente Mastella, Sindaco di Benevento. Per l’Eurispes interverranno inoltre: Aldo Berlinguer, Coordinatore dell’Osservatorio sull’insularità e le aree interne, e Paola Porcelli, Direttore della sede regionale Campania. Per ulteriori info https://www.futuridea.net/
Disponibile online l’indagine svolta dall’Eurispes sulle abitudini dei fruitori di tabacco riscaldato
Lo studio evidenzia, innanzitutto, una crescita del mercato dei prodotti senza combustione a fronte di una diminuzione – come emerge dai dati dell’ISS – dei fumatori convenzionali. Emergono, inoltre, alcune significative indicazione. Ad esempio, secondo il 91,9% degli utilizzatori di prodotti a tabacco riscaldato, lo Stato, nel caso in cui fosse scientificamente provata l’esistenza di prodotti senza combustione meno dannosi rispetto a quelli tradizionali, avrebbe il dovere di promuovere campagne di informazione ed è altrettanto alta la percentuale di quanti vorrebbero una riduzione della tassazione su tali prodotti (90,1%). Per il 71,6% sarebbe giusto anche incentivare tali prodotti sottoponendoli a meno divieti e limitazioni rispetto a quelli tradizionali mentre solo una minoranza preferirebbe un atteggiamento neutrale attraverso l’applicazione delle stesse norme vigenti per i prodotti tradizionali (39,4%). Il 79,5% dei consumatori di prodotti a tabacco riscaldato afferma di aver abbandonato le sigarette tradizionali dopo essere passati ai prodotti senza combustione. L’85% dei consumatori di prodotti a tabacco riscaldato si dichiara in qualche misura concorde con il fatto che i fumatori, che altrimenti continuerebbero a fumare, dovrebbero essere incoraggiati dallo Stato e dalle Istituzioni sanitarie a considerare il passaggio a prodotti a tabacco riscaldato (45,9% “probabilmente sì” e 39,1% “assolutamente sì”).
Prima di adottare i prodotti a tabacco riscaldato l’87% degli intervistati fumava sigarette tradizionali, l’8,8% la sigaretta elettronica, il 2,7% altri prodotti tradizionali del tabacco e solo l’1,5% non utilizzava alcun prodotto. Si evince dunque che quasi tutti i consumatori di tabacco riscaldato lo scelgono in alternativa o in aggiunta ad un prodotto da fumo usato in precedenza (98,5%), mentre sono pochissimi quelli che vi si accostano come primo approccio.
L’indagine è stata realizzata anche grazie al contributo di Philip Morris Italia ed è visualizzabile in versione integrale al link https://eurispes.eu/ricerca-rapporto/indagine-il-consumo-di-tabacco-riscaldato-opinioni-ed-esperienze-2023/
Rassegna Stampa Eurispes
Una selezione degli articoli apparsi sulla stampa nel corso delle settimane passate nei quali sono menzionati dati o informazioni tratti dal lavoro di ricerca svolto dall’Eurispes, è disponibile online e scaricabile cliccando qui.
DALLA RIVISTA ONLINE DELL’EURISPES*
Intelligenza Artificiale e divario di genere: nuove sfide per inclusione sociale e parità di opportunità
L’Intelligenza Artificiale genererà cambiamenti e opportunità nel prossimo futuro, ma le donne rischiano di rimanerne per lo più escluse, soprattutto dal punto di vista professionale. Ciò, innanzitutto a causa del “digital gender gap”, che su scala mondiale esclude già milioni di donne soprattutto nei paesi in via di sviluppo, mentre nei paesi con economie avanzate allontana le donne da ruoli apicali e opportunità professionali. Secondo i dati forniti dalle valutazioni WiD (Women in Digital), nelle competenze digitali e nelle carriere e imprenditorialità digitali, l’Italia si è collocata al ventunesimo posto su ventotto paesi Ue nel 2022, con risultati particolarmente scoraggianti per quanto riguarda le competenze digitali (ventiquattresima). Ma questo non è l’unico aspetto penalizzante per le donne in merito all’AI: i sistemi informatici sono capaci di apprendere e di ragionare come gli esseri umani in base ad algoritmi già noti, che se non corretti possono risultare discriminatori, anche perché ad oggi sono soprattutto gli uomini a lavorare con l’AI e “addomesticare” l’algoritmo. Insomma, se non viene sapientemente guidata, l’Intelligenza Artificiale anziché emanciparsi dagli stereotipi di genere può contribuire alla loro diffusione (continua a leggere).
Insularità nelle Isole Baleari: i rischi dell’overtourism nei territori fragili. Intervista alla Prof.ssa Joana Maria Seguí Pons
Le Isole rappresentano da sole circa il 20% del turismo spagnolo. In particolare, le Isole Baleari generano circa il 12% del Pil del paese, pur ospitando appena il 5% della popolazione: un’opportunità economica non priva di rischi, come spiega Joana Maria Seguí Pons, Docente di Geografia presso l’Università delle Isole Baleari, nell’intervista che si inserisce nel dibattito promosso dall’Osservatorio sull’Insularità e sulle aree interne dell’Eurispes. Le Isole, investite da overtourism e da una crescita esplosiva in pochi anni, presentano un contesto forgiato da incremento demografico, motorizzazione e urbanizzazione diffusa, con problemi sia ambientali che di risorse. Inoltre, un’economia legata al turismo è più esposta a crisi internazionali, rendendo di fatto questi territori fragili anche economicamente. Le Isole Baleari sono un esempio della necessità di una diversificazione economica e un turismo di qualità per le Isole, auspicabili anche per le Isole italiane investite da flussi turistici incompatibili con il proprio territorio (continua a leggere).
Le opinioni degli italiani su Intelligenza Artificiale e Social, tra opportunità e rischi
Intelligenza Artificiale e Social Network stanno cambiando il nostro modo di vivere e lavorare, ma pochi ne conoscono davvero i rischi e le opportunità. Dal Rapporto Italia 2024 emerge che circa il 65% degli italiani sa poco o nulla di cosa sia l’Intelligenza Artificiale, ma il giudizio sull’AI è generalmente positivo per il 65,8% degli italiani, e prevale l’idea che sia una tecnologia controllabile (54,1%) sebbene pericolosa (57,4%). Diverse e più severe le opinioni in merito ai Social Network, che la maggioranza associa a comportamenti sbagliati e derive negative della società. Per 7 italiani su 10, infatti, i Social contribuiscono a diffondere modelli basati sull’esaltazione del lusso e della superficialità, nonché aggressività, della quale sono stati vittime in Rete il 21,3% degli italiani. I giudizi più severi sui Social riguardano, inoltre, la diffusione di fake news (78,3%) e il cyberbullismo (73,3%), che secondo gli utenti vengono favoriti dai Social (continua a leggere).
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