Notizie e appuntamenti – 9 marzo 2020
Report Osservatorio Tg Eurispes – Coris Sapienza. Coronavirus: Quirinale e “fiducia nell’Italia”. L’Italia non è l’untore del mondo
I numeri crescenti dell’epidemia di coronavirus vengono scanditi ogni sera nelle aperture di tutte le testate. Di fronte a quella che si sta proponendo come la più grave emergenza per l’Italia dal dopoguerra, le diverse testate sono coese nel documentare gli sviluppi del contagio e le azioni di contenimento della malattia. Le aperture di giovedì sono per tutti sul video messaggio del Presidente della Repubblica Mattarella, con Tg La7 e Tg3 che lo mandano in versione integrale in sostituzione dei titoli. L’analisi dei Tg dal 2 al 6 marzo (continua a leggere).
La città non è morta. Flick: “Imporre un alt alla logica del profitto esasperato”
Più della metà della popolazione mondiale, circa il 55%, risiede nelle metropoli e il trend è destinato ad aumentare. Anche se i numeri parlano chiaro, le immagini purtroppo non offrono segnali incoraggianti. La città di oggi appare come un “corpo ferito” da troppa violenza, distruzione, emarginazione, morte. Ne parliamo con Giovanni Maria Flick, già Presidente della Corte Costituzionale, Professore emerito di diritto penale all’Università Luiss di Roma (continua a leggere).
Contenzioso tributario: il traguardo di un giusto processo è ancora lontano
Processo tributario: il traguardo di un effettivo giusto processo è ancora lontano, secondo Giovambattista Palumbo, Direttore dell’Osservatorio sulle Politiche Fiscali dell’Eurispes. «La giurisdizione tributaria non è esercitata da magistrati di ruolo, nominati per concorso pubblico per esami»: questo, secondo Palumbo, il difetto di fondo. Sulla rivista L’Eurispes.it è aperto un dibattito sulla riforma del processo tributario e su possibili proposte (continua a leggere).
È nato l’homo novus. Ecco perché tra generazioni si è aperta una faglia. Prima parte
Alcuni giorni fa, l’Eurispes ha presentato e diffuso i risultati di una ricerca sui giovani, dalla quale emerge un segnale di fondo: la programmazione di vita che i giovani conducono è totalmente slegata dai vincoli biologici e improntata alla massimizzazione dei gradi di libertà di ogni scelta individuale. È nato l’homo novus (continua a leggere).