Notizie e appuntamenti – 7 febbraio 2023
L’Eurispes alla conferenza internazionale “La crescita dell’Asia” coordina la sessione sui BRICS
L’Eurispes partecipa alla annuale conferenza internazionale “The Rise of Asia” promossa dalla Università di Le Havre Normandia in collaborazione con la Università Sorbona di Parigi, in programma dall’8 al 10 febbraio 2023. La nuova edizione della conferenza, che ha carattere interdisciplinare, affronterà il seguente tema “La crisi globale: quali conseguenze e quali prospettive per l’Asia e il mondo?” Nell’occasione, saranno presentate le valutazioni emerse da parte degli esperti che partecipano al Laboratorio sui BRICS promosso dall’Eurispes.
Nella sessione di apertura, all’Università La Sorbona, saranno valutati i principali risultati del vertice G20 svolto nel 2022 in Indonesia e le prospettive delineate per procedere nella sfida comune dello sviluppo sostenibile, anche in una fase internazionale di grandi tensioni e conflitti. Il Segretario generale dell’Eurispes, Marco Ricceri, svolgerà una relazione incentrata sul tema degli elementi utili a costruire un proficuo sistema di collaborazioni con le principali economie emergenti a cominciare dall’Africa – realtà di primario interesse anche per l’Italia – un Continente nel quale il Sudafrica ricopre quest’anno 2023 la presidenza di turno del coordinamento degli stati BRICS ().
Rassegna Stampa Eurispes
Una selezione degli articoli apparsi sulla stampa nel corso della settimana passata nei quali sono menzionati dati o informazioni tratti dal lavoro di ricerca svolto dall’Eurispes, è disponibile e scaricabile online (clicca qui).
DAL MAGAZINE ONLINE DELL’EURISPES*
Il contributo della scuola paritaria al sistema nazionale di istruzione: numeri, problemi, possibilità
La scuola paritaria in Italia accoglie ogni anno 817.413 studenti in 12.096 scuole, contribuendo al sistema nazionale di istruzione. Lo scopo della convergenza tra scuole pubbliche e paritarie non statali è il diritto all’istruzione e alla formazione di tutti gli alunni italiani, nessuno escluso. Eppure, le scuole paritarie sono ancora escluse da numerose iniziative del Ministero dell’Istruzione, non ultimi i provvedimenti recentemente previsti dal PNRR, nonché da finanziamenti per progetti dedicati agli studenti, per la formazione per i docenti, per la realizzazione di laboratori, per il piano scuola digitale ordinario. Per quanto riguarda i diritti di studenti, famiglie e docenti delle scuole paritarie, vengono riconosciuti quelli di tipo giuridico, ma non di tipo economico. Tutto ciò crea un divario tra i due sistemi scolastici, dovuto soprattutto a un’ideologia a senso unico. Ma la situazione della scuola italiana non consente più di rimandare l’esame di questa vicenda, che insieme a quella delle modalità di formazione, selezione e formazione del personale nella scuola statale può condizionare la qualità della proposta didattica ed educativa nel futuro (continua a leggere).
Last 20*: sono gli ultimi l’altra faccia del nostro Pianeta
“Last 20, gli Ultimi della Terra”, sono i 20 paesi più poveri al mondo, in contrapposizione a quelli del G20. La distanza tra questi due blocchi cresce di anno in anno, alimentata da crisi internazionali e guerre. Basti pensare che nel 2004 il reddito pro capite nei paesi del G20 era di 30.300 dollari e in quelli del Last 20 di 1.100 dollari pro capite; nel 2019 nei L20 è salito a 1.500 dollari pro capite, mentre nell’area G20 è arrivato a 52.600 dollari. Disuguaglianze accresciute sia dal cambiamento climatico, con i conseguenti eventi estremi che impoveriscono popolazioni già in sofferenza, sia dai conflitti, che sono la prima causa di povertà nel mondo. Ai Last 20 è dedicato un Comitato permanente e un ciclo di incontri itineranti in tutta Italia, che affrontano alcuni temi imprescindibili sulla questione. In primo luogo si vuole indagare, attraverso i dati a disposizione, sui motivi che portano un paese a trovarsi tra i 20 più poveri al mondo; in secondo luogo, parlare dell’impatto del cambiamento climatico sui paesi L20. Infine, evidenziare il ruolo fondamentale che può svolgere la cooperazione internazionale nell’abbattimento delle disuguaglianze (continua a leggere).
Idrogeno verde, alleato della decarbonizzazione dei processi industriali in Ue
In Europa e in Italia, i progetti legati all’idrogeno stanno crescendo in ogni àmbito e rappresentano una soluzione per decarbonizzare i processi industriali e i comparti economici in cui la riduzione delle emissioni di carbonio è urgente e allo stesso tempo difficile. Ad oggi esiste già una comune Strategia Europea per l’idrogeno, adottata nel 2020, che punta ad accrescere la quota dell’idrogeno nel mix energetico europeo, oggi inferiore al 2% ma che punta a raggiungere una quota del 13-14 % entro il 2050. Francia e Germania sono già in prima linea sullo sviluppo di filiere dell’idrogeno, mentre in Italia il PNRR, in linea con l’Ue, prevede diverse aree di intervento per l’utilizzo e la produzione di idrogeno. Si va dall’utilizzo dell’idrogeno per settori italiani quali la siderurgia, alla creazione di “hydrogen valleys” utilizzando aree industriali dismesse, nonché alla completa attuazione di norme e regolamenti che ne facilitino la diffusione (continua a leggere).
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