Notizie e appuntamenti – 26 febbraio 2024
Capitale umano, sociale e humanitas: invito al 9° Incontro del Laboratorio dell’Eurispes
Mercoledì 28 febbraio 2024, dalle ore 15,00, si svolgerà online il 9° Incontro promosso dal Laboratorio sul Capitale umano dell’Eurispes. Il dibattito ruoterà attorno al tema: “Capitale umano, sociale e humanitas”. Apre i lavori il Presidente dell’Osservatorio dell’Eurispes sull’insularità e le aree interne, Aldo Berlinguer. Partecipano: Mario Morcellini, massmediologo, Professore Emerito di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi – Sapienza Università di Roma, Rosapia Farese, Co-Fondatrice e Presidente di FareRete-InnovaAzione il Bene Comune, Luigi Balestra, Presidente dell’Osservatorio Riparte l’Italia, Benedetta Cosmi, Responsabile del Laboratorio Eurispes sul Capitale Umano. L’incontro sarà trasmesso sul sito e sui Social dell’Eurispes.
Occupazione al femminile e costi della discriminazione
Mercoledì 28 febbraio 2024, alle ore 18,00, a Roma presso Palazzo Valentini (Via IV Novembre,119) si svolgerà l’incontro dal titolo “Occupazione al femminile. Discriminazione, quanto ci costi”. Tra gli interventi è previsto quello della Prof.ssa Fabiola Sfodera, ricercatrice dell’Eurispes. Sono previste le relazioni di Pierluigi Sanna, Vicesindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale, Emanuela Droghei, Consigliere regionale Regione Lazio, Cristina Michetelli, Consigliere comunale Roma Capitale, Luciana Delfini, Presidente Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Clara Veneto, Avvocato e componente della commissione reati in àmbito familiare della Camera Penale di Roma, Angelo Schillaci, Professore Associato di Diritto Pubblico Comparato, Sapienza Università di Roma.
Due incontri sul contrasto al caporalato in Italia
Martedì 27 febbraio 2024, dalle ore 9,30 alle ore 13,30, presso la Sala Conferenze dell’ANCI a Roma (Via dei Prefetti, 46) si terrà l’incontro “Salute e lavoro, diritti fondamentali e inclusione socio-lavorativa”. Tra i relatori Marco Omizzolo, ricercatore dell’Eurispes che parteciperà alla tavola rotonda sul tema “Diritto al lavoro e contrasto al caporalato” (cliccando qui è disponibile il programma dei lavori). Sempre Omizzolo prenderà parte alla presentazione del libro “Sfruttamento e caporalato in Italia. Il ruolo degli Enti locali nella prevenzione e nel contrasto” che si terrà venerdì 1° marzo 2024 a Cerignola (Palazzo Fornari – Sala Conferenze). Partecipano tra gli altri il Sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, e il Procuratore capo della Repubblica di Foggia, Ludovico Vaccaro (qui il programma).
DAL MAGAZINE ONLINE DELL’EURISPES*
La Zes Unica ha senso solo con una rete infrastrutturale a supporto. L’intervento di Marco Rettighieri, Presidente di Webuild Italia
Le crisi geopolitiche internazionali hanno generato condizioni decisamente sfavorevoli per i commerci attraverso il Mediterraneo. Inoltre, gli Stati Uniti hanno abbandonato gli interessi nella zona in favore di Taiwan. Se la Zes Unica del Mediterraneo si presenta come soluzione per una ripresa commerciale ed economica nell’area, ciò va contestualizzato nella realtà infrastrutturale italiana. Parlare di Zes Unica del Mediterraneo ha senso solo se si affronta il discorso delle reti infrastrutturali italiane, ad oggi decisamente carenti nello smerciare i container in arrivo nei porti, che tardano anche 15 giorni prima di giungere a destinazione. I porti italiani vanno, inoltre, adeguati allo standard di tutte le navi portacontainer, che è diventato di 20/22mila TEU, con importanti investimenti da programmare anche in questo senso. Questi alcuni degli spunti e di riflessione proposti da Marco Rettighieri, Presidente di Webuild Italia, nel corso del convegno “Zes Unica del Mediterraneo. Fattori socio-economici, logistici e geopolitici” (continua a leggere).
La conoscenza è il più grande fattore moltiplicatore di sviluppo e di salvaguardia della democrazia. La riflessione di Antonio Uricchio, Presidente dell’Anvur
Non possiamo dimenticare come le democrazie occidentali abbiano perso di vista la centralità dell’educazione, quasi ritenendo e dando per scontato che la democrazia sopravviva anche alla povertà culturale. In realtà, esiste un legame molto forte fra democrazia e conoscenza, fra capacità dei saperi di promuovere sviluppo del pensiero critico e difesa della democrazia. C’è bisogno di promuovere la cultura per salvaguardare la democrazia, di difendere la conoscenza per la buona tenuta delle Istituzioni democratiche. La conoscenza è il più grande fattore moltiplicatore di sviluppo; anche quando il Pil si ferma, la spinta fondamentale sta nella conoscenza, nella ricerca, nel trasferimento tecnologico, nella capacità di innovare e nella maturazione di un sapere critico. E quindi la centralità della questione educativa deve diventare la nostra bandiera, la bandiera del Paese affinché venga raccolta e promossa in tutte le occasioni. Questo obiettivo ci mobilita tutti in quanto docenti, educatori, cittadini e ci impone di richiedere la stessa riflessione al decisore politico. Solo così potremo salvaguardare il modello del nostro Paese, un modello che ci ha dato nel passato grandi capacità di risposta anche rispetto alle emergenze e alle difficoltà, come accaduto dopo la Seconda Guerra Mondiale. Le riflessioni attorno al sistema educativo del Presidente del Consiglio direttivo dell’Anvur, Antonio Uricchio (continua a leggere).
Zes Unica del Mediterraneo e il ritorno del potere del mare
La Zes Unica del Mediterraneo riporta l’interesse su un’area strategica che circonda l’80% dei nostri confini. E non solo: nei prossimi anni si prevedono investimenti nell’area mediterranea per circa 200 miliardi di euro al netto delle risorse dei privati. Ma non bisogna dimenticare che il Mediterraneo ha 12 stretti, cioè 12 punti di strozzatura che possono essere sfruttati strategicamente per impedire l’accesso o l’uscita delle merci, come sta avvenendo nel Mar Rosso con i ribelli Houthi dello Yemen. Ciò vuol dire che una crescita economica e commerciale non può avvenire pienamente senza considerare fattori come la cooperazione, la sicurezza e la cultura del mare. C’è bisogno, in definitiva, che l’Italia ritrovi un interesse condiviso e strategico verso il Mediterraneo, e aspiri al recupero di un maggior peso e centralità nell’area, da troppo tempo fuori dall’agenda politica nazionale (continua a leggere).
DOP Economy 4.0, la tecnologia al servizio della tracciabilità
Il comparto delle DOP e IGP guarda al futuro grazie alle innovazioni tecnologiche. L’Agricoltura 4.0 sarà in grado di dare una spinta in avanti a prodotti tipici del Made in Italy agroalimentare, come l’olio evo, la mozzarella di bufala campana o la pasta di Gragnano, soprattutto per quanto riguarda le indicazioni di provenienza. Da un’indagine condotta dall’Osservatorio Smart Agrifood, emerge infatti che la maggioranza dei consumatori italiani è interessata particolarmente alle informazioni sulla tracciabilità dei prodotti alimentari, e l’82% dei consumatori intervistati dall’Eurispes (2022) ritiene che tutte le fasi del processo di trasformazione e distribuzione dovrebbero essere tracciate. Ma sono molteplici i progetti digitali che coinvolgono le DOP, e riguardano non solo Blockchain, ma anche Big Data e Intelligenza artificiale. A livello globale, si stima che il valore di mercato delle soluzioni di Agricoltura 4.0 supererà i 14 miliardi di dollari entro il 2027 (continua a leggere).