Investire sull’educazione unico modo per ridurre disuguaglianze ed assicurare una crescita al Paese | Mario Caligiuri, Direttore Osservatorio Eurispes sulle politiche educative
Il Secondo Rapporto Eurispes sulla Scuola e sull’Università ha un obiettivo dichiarato: quello di porre al centro del dibattito pubblico italiano a livello istituzionale e culturale il tema dell’educazione.
Il Premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz è stato molto chiaro: la società mondiale negli ultimi due secoli è cresciuta in base all’aumento della capacità di apprendimento, per cui l’educazione viene prima dell’economia. Ma i parlamenti dibattono di economia e non di scuole, di educazione, per una ragione molto semplice: l’economia dà risposte immediate, mentre l’educazione dà risposte dopo tempo.
Noi dobbiamo invece investire sull’educazione perché è il tempo del futuro, perché è l’unico modo per ridurre le disuguaglianze ed è l’unico modo per fare in modo che i figli delle famiglie di medio e basso reddito possano avere un’ascesa sociale e quindi riuscire a ottenere dei risultati nella vita.
Per cui quando noi parliamo di una scuola di qualità, non possiamo fare in modo che sia basata sul merito. Una scuola costituzionale, una scuola democratica deve essere basata sul merito che serve a tutto il Paese, ma principalmente alle regioni meridionali, dove c’è un abisso educativo con il resto del Paese. Bisogna avere questa consapevolezza, bisogna puntare al futuro, e per puntare al futuro bisogna investire nell’educazione. Ma più che in termini economici, bisogna investire in termini di regole, in termini di consapevolezza, in termini di lucidità istituzionale; questo è l’obiettivo che il rapporto dell’Eurispes si pone.
Prof. Mario Caligiuri, Direttore dell’Osservatorio sulle Politiche Educative, docente dell’Università della Calabria e Presidente della Società Italiana di Intelligence (SOCINT).