Ecoincittà.it | Da oggi e fino al 7 ottobre è la Settimana Vegetariana Mondiale

Da oggi e fino al 7 ottobre migliaia di eventi in tutto il mondo focalizzeranno l’attenzione sull’alimentazione vegetariana, sui benefici che ne ricava l’uomo ma anche l’ambiente. Il massacro di tanti animali, non ha più davvero senso nel terzo millennio.La Settimana Vegetariana Mondiale è stata istituita nel 2008 e promossa da attivisti e associazioni animaliste e vegetariane in tutto il mondo attraverso eventi gastronomici, incontri, conferenze e tavoli sui vantaggi dello stile veg. Tra gli appuntamenti merita di essere citato l’ormai consolidato World VEG Festival di San Francisco, in California, arrivato alla sua 40° edizione. Qui da noi da Udine a Lecce, da Perugia a Palermo persone e associazioni aderenti realizzeranno tante iniziative sul tema, tutti concordi nel sostenere che cibarsi di animali significa anche sfruttare le risorse, ormai poche, del nostro pianeta e che cercare di ridurre i danni ambientali non è fanatismo.Molte delle produzioni cerealicole mondiali vengono destinate ai mangimi per animali che producono carne per i Paesi occidentali, quando potrebbero coprire il fabbisogno alimentare di milioni di persone. Attualmente l’allevamento del bestiame impegna il 70% di tutto il territorio coltivabile e il 30% dell’intera superficie del pianeta. Per tali coltivazioni vengono impiegati enormi quantità di concimi e pesticidi che possono giungere fino all’uomo. Le foreste vengono disboscate per creare nuovi pascoli con conseguenti e ulteriori danni ambientali.Uno stile di vita vegetariano o vegano, contribuisce a promuovere una più equa distribuzione delle risorse combattendo la fame nel mondo. Secondo la FAO, un sesto della popolazione mondiale non ha sufficiente cibo per sopravvivere: ogni giorno muoiono per fame o per carenze nutrizionali 40.000 bambini. Non possiamo permetterci di ignorare questi numeri, stiamo parlando di essere umani per i quali anche noi occidentali dobbiamo fare qualcosa!Altra nota dolente: l’impoverimento e l’inquinamento delle capacità idriche. Più della metà dell’acqua consumata negli Stati Uniti, ad esempio, è destinata agli allevamenti degli animali da macello. Mediamente, per produrre un chilo di carne occorrono 20.815 litri d’acqua, contro i 208 necessari per ottenere lo stesso quantitativo di grano.Non sarà necessario diventare completamente vegetariani ma si può ridurre il consumo di carne se si prende seriamente coscienza del fatto che anche così si combattono le alterazioni climatiche.n Italia i vegetariani variano tra il 9% e il 10% (Rapporto Eurispes 2011 e sondaggi AC Nielsen) per un totale quindi di 5-6 milioni di italiani che rifiutano di cibarsi di animali; di questi l’1% è vegan, esclude cioè ogni tipo di prodotto animale come latte, uova, miele, seta, ecc…Seguono Inghilterra con il 9%, la Germania con l’8%, l’Irlanda con il 6%, per arrivare ai fanalini di coda: 2% per Francia, Repubblica Ceca, Belgio, Portogallo, Norvegia e l’1% per Polonia, Slovacchia e Danimarca. Percentuali relativamente basse, ma in evidente aumento tanto che, sempre secondo Eurispes, nel 2050 i vegetariani in Italia arriveranno a 30 milioni.Trenta milioni di poveri illusi? Non credo

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