La “pax draghiana” occupa i Tg, ma la pandemia torna in apertura

Osservatorio Tg Eurispes – CoRiS Sapienza. I Tg dal 15 al 19 febbraio – La partenza del governo Draghi, entrato nel pieno delle sue funzioni, domina l’agenda mediatica, con le edizioni di mercoledì e giovedì monopolizzate dai voti per la fiducia al Senato ed alla Camera. Nel clima d’ottimismo che accompagna le prime dichiarazioni del neo premier, i Tg Mediaset enfatizzano i passaggi dedicati ad aziende ed imprese, mettendo in rilievo la soddisfazione di Berlusconi, mentre quelli Rai e La7 sottolineano gli annunci di rinnovata battaglia contro le mafie e la corruzione. Anche l’accesa protesta degli esercenti dei centri montani, che era stata molto alta nelle edizioni di lunedì (aperture per Tg5 e Tg La7, con commento in conduzione di Mentana), risulta contenuta nelle giornate successive, in un’atmosfera di rinnovata pacificazione. Tg4, venerdì, apre sulla nuova fronda nel Movimento 5 Stelle (una quarantina gli onorevoli espulsi per non aver votato la fiducia) parlando di un movimento ormai “in polvere”.

Indirizzate all’edificazione della “pax draghiana” anche le “tirate d’orecchie” dei Tg Mediaset e di Tg2 a Matteo Salvini, che martedì aveva parlato dell’Euro come di un «processo non irreversibile», dichiarazione derubricata dal Tg4 a semplice “provocazione”, all’interno di uno scenario in cui la Lega comunque “seppellisce l’ascia di guerra”. Le parole ambigue di Salvini vengono invece prese sul serio (e criticate) da Tg3 e Tg La7, e mercoledì sia Tg4 che i Tg delle 20 riprendono in apertura la risposta indiretta del neopremier: «L’Euro è un processo irreversibile».

I Tg Mediaset contribuiscono al clima costruttivo indicando l’agenda delle emergenze. Tg5, giovedì, dedica l’apertura ai tanti tavoli lasciati aperti dal governo Conte, rievocando le principali crisi aziendali del Paese: Whirpool, Alitalia e, soprattutto, l’ex Ilva di Taranto, oggetto in settimana di 3 titolazioni. Buona anche la copertura del Tg4 di venerdì sulle grandi “incompiute” del Paese.

Con lo scenario politico reso momentaneamente più sereno, l’andamento dell’epidemia risale le scalette e costituisce il principale argomento in apertura per le edizioni di lunedì e venerdì: 15 aperture in totale. Ad un anno esatto dai primi segnali a Codogno massima è l’attenzione agli indici ed alla diffusione delle varianti, mentre il numero delle vittime supera quota 95.000. Coperture per tutti sulle inchieste che riguardano le maxi commesse sulle mascherine. Attenzione per Tg La7 all’apertura delle indagini sul mercato parallelo dei vaccini. Tg2 interviene sul dibattito di inizio settimana caldeggiando il ricorso alle zone rosse “chirurgiche”, piuttosto che a misure più stringenti proposte da alcuni virologi. Gli attacchi sui social alla senatrice a vita Liliana Segre, a seguito degli inviti fatti alla cittadinanza anziana dopo essersi vaccinata, sono oggetto di sconcerto e reprimenda per La7 ed i Tg Rai, con Tg2 che venerdì vi dedica un titolo.

In conclusione, alcune segnalazioni:

  • Il decimo anniversario dall’inizio della guerra in Libia trova spazio sui Tg Rai, con titolo per Tg2 e buona ricostruzione per il Tg3. Nessuna testata, però, coglie l’occasione per parlare d’immigrazione.
  • Sempre Tg3 dedica, mercoledì, un titolo ad una delle prime condanne in Italia per il reato di tortura, emessa nei confronti di 10 agenti di polizia penitenziaria per il pestaggio di un detenuto avvenuto nel 2018.
  • L’assoluzione dell’atleta Alex Schwazer dalle accuse di doping che gli avevano precluso la partecipazione agli eventi olimpici, è accolta con esplicita soddisfazione da tutte le testate, con 5 titolazioni e ampio spazio anche su Tg la7.
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