Guerra al Covid-19, sui Tg va in onda l’offensiva di Draghi

I Tg dall’1 al 5 marzo 

La nuova fase della guerra al Covid-19, inaugurata martedì con l’ultimo Dpcm, domina le edizioni con 24 aperture su 35. Con l’impennata nei contagi, che venerdì raggiungono quota 24mila, i Tg del prime time sembrano sposare l’azione dell’esecutivo, documentando l’evoluzione degli scenari e – come durante la prima ondata – raccogliendo le testimonianze dai luoghi più colpiti.

Diffuso l’apprezzamento per le mosse di Draghi, a partire dalla sostituzione di Arcuri (Tg4, Studio Aperto e Tg La7 parlano in apertura di “siluramento”) e dall’indicazione del successore, il Generale Francesco Paolo Figliuolo. Attenzione al fonte europeo con il blocco, in accordo con la Commissione, della partita del farmaco di AstraZeneca diretta verso l’Australia – paese che, al momento, ha solo 5mila contagiati, ma questo nessun Tg lo segnala. Titoli per tutti giovedì, con i Tg Mediaset che propongono un’intervista alla Presidente von Der Leyen, in cui si elogia il comportamento del nostro Paese nella gestione della pandemia. Particolarmente soddisfatto il Tg4, che plaude alla discontinuità tra Conte e Draghi anche martedì, apprezzando l’assenza del Premier nella conferenza stampa per illustrare le nuove misure gestita dai Ministri competenti.

Le dimissioni di Zingaretti

In uno scenario dominato dalla pandemia, le dimissioni di Zingaretti da leader Pd irrompono giovedì come un fulmine a ciel sereno, reclamando ben 6 aperture. Di fronte ad un Pd ora privo di una figura apicale, i Tg Mediaset vanno in brodo di giuggiole, con Tg4 che vi dedica una doppia apertura, con commenti di Sansonetti e Paolo Guzzanti, imputando in un servizio la crisi dei democratici all’apertura verso i 5 Stelle. Su questi temi si spende venerdì anche Mentana, che ricorda e sottolinea il ruolo svolto dal Pd nella recente storia politica, mentre un servizio segnala il peso che il sondaggio Svg, proposto lunedì dal Tg La7 e che vedeva il Pd in forte decrescita a vantaggio dei 5 Stelle “guidati” da Conte, potrebbe aver avuto nel determinare la scelta di Zingaretti.

Il Papa in Iran: un viaggio apostolico storico

Lo storico viaggio apostolico di Papa Francesco in Iraq – prima visita di un pontefice nella terra culla delle fedi abramitiche (Tg La7) –, viene seguito tra giovedì e venerdì da tutte le testate, con 12 titoli e l’apertura di Studio Aperto di venerdì. Approfondimenti martedì per il Tg5 e mercoledì per le testate Rai, con il Tg2 che raccoglie venerdì il commento di Marco Tarquinio sul “coraggio” del Pontefice.

La detenzione di Patrick Zaki

Sempre per gli esteri, il prolungarsi della detenzione di Patrick Zaki produce sdegno generale, con titoli per Tg3 e La7. Spazio alle repressioni in Myanmar sui Tg delle 20 (titolo per Tg1 di martedì). La svolta europea di Orban, uscito dal Ppe, è nei titoli solo del Tg La7 di mercoledì, ma viene ripresa ed indagata anche dagli altri Tg delle 20.

La questione dei migranti

Attenzione crescente in settimana alle notizie dal fronte migratorio, con Studio Aperto che mercoledì “in solitaria” dedica l’apertura alla questione migranti, che già divide la maggioranza, manifestando una posizione non condivisa dalle altre testate. Questo rinnovato interesse ancora una volta si dimostra “ancillare” rispetto agli interventi di un Matteo Salvini coinvolto dall’inchiesta Gregoretti. Il leader leghista ha così modo, venerdì, di sbandierare le sue previsioni sugli sbarchi di quest’anno (120mila). Interessante l’approfondimento del Tg3 di mercoledì che, proponendo la dura testimonianza di una migrante arrivata con suo figlio a Trieste, torna a gettare una luce sulle complessità e i pericoli della rotta balcanica.

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