Voci. False dicerie e calunnie su prodotti e marchi 1994

Molti prodotti di largo consumo da tempo presenti con successo sul mercato, ma anche molti prodotti nuovi che riscuotono rapidi e ampi consensi presso i consumatori, sono spesso vittime di “voci” calunniose e negative, tese a denigrarli, a presentarli come pericolosi per la salute e l’integrità fisica, oppure come repellenti per alcune segrete componenti o procedure di realizzazione oppure, ancora, in contrasto con i principi morali, religiosi, civili della comunità. Queste particolari forme di “leggende metropolitane” a volte sono confezionate e messe in circolazione da imprese che producono beni concorrenti, ma in molte altre occasioni sono connesse all’improvviso emergere tanto dello strato di paure e di ansie che accompagnano la condizione degli individui che vivono nella società industriale e/o post-industriale, quanto dei pregiudizi e della conflittualità più o meno latenti che contrappongono consumatori e produttori. I danni arrecati dalle “voci” alle imprese sono stati in genere sempre elevati ed in non poche occasioni hanno richiesto sforzi economici e di trasformazione dell’immagine aziendale o dei prodotti particolarmente onerosi.

 

Indice

Le voci sono notizie
Le voci negative sui prodotti di consumo
Le voci come armi per un mercato conteso senza esclusione di colpi

 

Documento di Sintesi

Come e quanto veicolare false informazioni può incidere sull’immagine di prodotto

Per visualizzare i documenti nella versione integrale è necessario effettuare accesso come utente registrato

Accesso per utenti iscritti

   
Social Network