Verso un “familismo utilitaristico” 2005
L’emigrazione di ritorno dei “figlioli prodighi”, l’impossibilità materiale, per diversi giovani, di abbandonare la famiglia di origine, la difficoltà di alcuni a recidere il legame matrimoniale per via dei costi economici e sociali del divorzio o della separazione, stanno originando un familismo di tipo utilitaristico, ossia un modello relazionale-familiare basato soprattutto sui benefici economici e sociali della coabitazione. Indebolita dagli effetti della crisi economica (esplosione del precariato, processi inflazionistici, declino produttivo) nonché dai processi di disgregazione cominciati con l’introduzione del divorzio e con l’ingresso della donna nel mondo del lavoro la famiglia resiste come soggetto economico e relazionale in grado di fornire ai suoi membri un riparo dall’inospitalità del mondo.
Indice
Gli over 65 surclassano bambini e adolescenti
Le famiglie aumentano e si diversificano
Singoli adulti crescono
Il fenomeno della “posticipazione” indebolisce la famiglia
Insieme per forza
Dopo le separazioni o i divorzi: lui è single senza figli, lei è madre single
A 34 anni ancora in famiglia, per comodità o precarietà?
Il 52% della nuova occupazione creata tra il 2002 e il 2003 è atipica
Laura e Giovanni tirano la cinghia
Verso il “familismo utilitaristico”