Occupazione e disoccupazione giovanile: il Regno unito agli inizi degli anni ’90 1991
Negli anni Ottanta del secolo scorso, il problema della disoccupazione è diventato uno dei più importanti, se non addirittura, il più importante tema all’ordine del giorno del dibattito politico. Il fatto, poi, che il tasso di disoccupazione cresceva particolarmente fra la popolazione giovanile ha attirato sempre più l’attenzione della pubblica opinione così come quella degli specialisti e della classe politica.
Le peculiari caratteristiche sociali del mondo giovanile e le inevitabili conseguenze, sia individuali che collettive, di una esclusione, specialmente se prolungata, dal mercato del lavoro di un numero crescente di giovani non possono, infatti, lasciare indifferenti gli operatori politici ed economici.
Sir Raymond Pennock in un dibattito alla Camera dei Lords affermava: «La disoccupazione colpisce in profondità la società inglese, ma colpisce ancor più gravemente i giovani» (11 novembre 1981). Erano quelli gli anni di una profonda recessione nel Paese della prima rivoluzione industriale. Il milione di disoccupati registrati nel 1975 raddoppiò nel marzo 1981, passando a oltre 3 milioni a febbraio del 1985 per raggiungere poi l’apice di 3.120.000 nel luglio del 1986.
Gli anni Novanta inaugurano una nuova stagione negativa per l’economia inglese e si assiste ad una virulenta ripresa della disoccupazione. Il Prodotto Interno Lordo (Gross Domestic Product) era nel primo quadrimestre 1991 inferiore dello 0.50% a quello registrato nel periodo precedente e del 2.50% più basso di quello registrato nel primo quadrimestre del 1990. Anche la spesa pro-capite e i consumi sperimentano una sensibile riduzione.
La crescita della disoccupazione non è generalmente senza conseguenze sull’occupazione giovanile. La competizione produttiva dovuta alla liberalizzazione delle importazioni all’interno del Commun Market, come gli inglesi preferiscono chiamare la Comunità Europea, la concorrenza dei più economici prodotti di importazione provenienti dai paesi asiatici di nuova industrializzazione e lo spostamento progressivo dei centri produttivi delle grandi multinazionali dall’Inghilterra ad altri paesi con costi del lavoro più concorrenziali, ad esempio, accrescono la competitività occupazionale rispetto al passato.
Indice
Contenuti
Introduzione
Capitolo 1. Gli anni Novanta e la disoccupazione nel Regno Unito
Capitolo 2. I giovani e la disoccupazione
Conclusioni