Droga: tra indifferenza ed istituzionalizzazione 2001
Lo studio Droga: tra indifferenza e istituzionalizzazione è articolato in tre parti. La prima è una panoramica sul consumo di sostanze stupefacenti dalla quale emerge una sorta di rivoluzione che spaccia l’uso di droghe per un mero momento ricreativo. Soprattutto chi usa anche abitualmente droghe leggere o saltuariamente pasticche non vede quanto sia anormale e possa indurre una dipendenza dannosa alla propria vita fisica e psichica. Ciò che è grave è che tali comportamenti non vengono affatto visti come indicatori di un disagio che potrebbe comunque sfociare anche in altre forme di dipendenza. La seconda parte riguarda le persone accolte nella Comunità di San Patrignano negli ultimi cinque anni. Si parla di circa 2.000 persone, considerate in funzione del tipo di dipendenza, dell’uso delle droghe, dell’età di assunzione e del periodo di tempo che trascorre dall’inizio dell’assunzione delle droghe pesanti all’ingresso nella Comunità. La terza parte si riferisce a un’indagine sui Centri di igiene mentale. Gli operatori con una esperienza concreta nel settore hanno risposto a un breve questionario semistrutturato fornendo informazioni indispensabili per comprendere la situazione della tossicodipendenza che approda nei centri di igiene mentale.
Dalla ricerca emerge un quadro non rassicurante: il problema della tossicodipendenza è aggravato dalla sua diffusione di massa e dal continuo abbassarsi dell’età della prima assunzione.
Indice
Scopo, struttura e metodologia dell’indagine
Aspetti salienti del fenomeno droga oggi
Il vuoto dentro: la tossicodipendenza come risposta
Messaggi illegali
Le tossicodipendenze in Italia: alcuni dati
Politiche e strategie di intervento: le proposte delle Comunità Terapeutiche
L’indagine sulla Comunità di Patrignano
L’indagine sui Centri di igiene mentale
Considerazioni finali