Dietro la cattedra: il mondo della scuola visto dai docenti 2002
L’indagine condotta dall’Eurispes in collaborazione con il Cirmes su un campione di 1.000 insegnanti, rappresentativo del corpo docente delle scuole italiane di ogni ordine e grado, rappresenta una ricognizione del tessuto su cui si innesta la riforma Moratti ed una verifica della validità di un cambiamento di rotta. Gli insegnanti giudicano i contenuti formativi della scuola pubblica migliori di quella privata, pur avvertendo dei timori per le potenzialità della scuola pubblica.
Il livello di prestigio sociale attribuito alla professione di insegnante è, secondo la maggioranza dei docenti, medio-basso, se non addirittura, per circa un quarto del campione, basso, come dimostra anche il trattamento economico giudicato in dalla categoria modo compatto del tutto inadeguato. In linea tendenziale, i docenti italiani sembrano poter contare su un’istituzione scolastica stabile, cosciente del proprio ruolo decisivo nella valorizzazione delle risorse individuali. Non è del resto casuale che la maggioranza dei docenti attribuiscano alla scuola pubblica un ruolo prioritario rispetto alle altre agenzie formative: almeno sul piano teorico, la scuola continua a mantenere una posizione centrale per la trasmissione dei valori, della cultura, per la formazione dei cittadini, per la socializzazione. Per contro, l’istituzione scolastica risulta del tutto inadeguata nel preparare gli studenti al mondo del lavoro.
Indice
Indice
Introduzione
Il ruolo del docente: fra attitudini individuali e fabbisogni formativi
Il rapporto fra docenti e studenti
Colleghi e dirigenti
La funzione istituzionale della scuola
Gestione scolastica e procedure burocratiche
La qualità della vita nella scuola
La riforma degli ordinamenti: il riordino dei cicli nell’ultimo quinquennio
Conclusioni