Classe dirigente. Il potere in Italia 2012
Il ritratto della classe dirigente italiana che emerge dalla ricerca realizzata dall’Eurispes in collaborazione con Who’s Who in Italy è quello di una vera e propria gerontocrazia nella quale gli anziani monopolizzano il potere: 4 potenti su 5 hanno più di cinquant’anni. Le donne sono solo 15% e i giovani fino a 35 anni rappresentano solo il 3% dell’intera classe dirigente.
Anche l’analisi comparata delle élite al potere nel 1992 e quelle di oggi testimonia un quadro di immobilità e di chiusura che dura da vent’anni. Sono venuti meno i processi fisiologici di ricambio generazionale e di circolazione delle élite e, insieme, si è inceppato il meccanismo virtuoso della trasmissione dei saperi. Insomma il potere, negli ultimi venti anni, sembra essere “invecchiato” insieme ai potenti.
I dati mettono inoltre in evidenza il fenomeno della “fuga dei cervelli” e una concentrazione della distribuzione del potere prevalentemente su Roma e Milano, con la conseguente marginalizzazione delle regioni meridionali e più periferiche.