Agromafie. 4° Rapporto sui crimini agroalimentari in Italia 2016
Associazione per delinquere di stampo mafioso e camorristico, concorso in associazione mafiosa, truffa, estorsione, porto illegale di armi da fuoco, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, contraffazione di marchi, illecita concorrenza con minaccia o violenza e trasferimento fraudolento di valori sono le tipologie di illeciti riscontrate con più frequenza da parte delle organizzazioni criminali operanti nel settore agroalimentare con il business delle Agromafie che ha superato i 16 miliardi di euro nel 2015. Per raggiungere l’obiettivo i clan ricorrono a tutte le tipologie di reato tradizionali: usura, racket estorsivo e abusivismo edilizio, ma anche a furti di attrezzature e mezzi agricoli, abigeato, macellazioni clandestine o danneggiamento delle colture con il taglio di intere piantagioni. Con i classici strumenti dell’estorsione e dell’intimidazione impongono la vendita di determinate marche e determinati prodotti agli esercizi commerciali, che a volte, approfittando della crisi economica, arrivano a rilevare direttamente. Non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani e il valore del marchio Made in Italy. Gli aspetti patologici dell’indotto agroalimentare, come la lievitazione dei prezzi di frutta e verdura fino a 4 volte nella filiera che va dal produttore al consumatore, sono la conseguenza non solo dell’effetto dei monopoli, ma anche delle distorsioni e speculazioni dovute alle infiltrazioni della malavita nelle attività di intermediazione e trasporto.
Insieme a questi aspetti, l’intensità dell’associazionismo criminale è elevata nel Mezzogiorno, ma emerge con chiarezza come nel Centro dell’Italia e anche al Nord il grado di penetrazione sia forte e stabile. È quanto emerge dell’Indice di Organizzazione Criminale (IOC) elaborato dall’Eurispes nell’ambito del quarto Rapporto Agromafie realizzato in collaborazione con Coldiretti e l’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare che si fonda su 29 indicatori specifici e rappresenta la diffusione e l’intensità, in una data provincia, del fenomeno dell’associazione criminale, in considerazione delle caratteristiche intrinseche alla provincia stessa e di conseguenza sia di eventi criminali denunciati sia di fattori economici e sociali.
Indice
Agromafie. 4°Rapporto sui crimini agroalimentari
Contenuti
Introduzione
La sfida dell’identità, di Gian Carlo Caselli e Gian Maria Fara
Storie italiane
La Xylella (solo) fastidiosa o “mortale” per l’agricoltura del Sud?
Strane coincidenze
Pane (loro) quotidiano
Api d’oro
Patagate
Grande distribuzione: trasparenza e responsabilità sociale
Capitolo 1
Lo scenario internazionale
Land grabbing: tra ineluttabilità ed esigenze di governo del fenomeno
La sicurezza nel Web dei prodotti alimentari
Gli orti urbani
Capitolo 2
La situazione italiana
Dalla terra alla terra, dalla terra la ricetta per uscire dalla crisi
La pornografia del cibo
Una nuova cultura del cibo: la ricerca della qualità e della sicurezza alimentare
Il crollo della produzione Made in Italy a causa di batteri, parassiti e maltempo
Gli agriturismi e le fattorie didattiche
Capitolo 3
Criminalità sul territorio
Indice di organizzazione criminale: un quadro dell’Italia
I beni confiscati
Furti in campagna di attrezzature e abigeato
Quando il lavoro è nero: storie di ordinario sfruttamento152
Il traffico illecito di tabacco
Terre dei fuochi: Campania e non solo
Buone pratiche in Terra dei Fuochi
Infiltrazioni criminali nel comparto agroalimentare.
Attività dello Scico della Guardia di Finanza
Arma dei Carabinieri. L’attività operativa dei NAS
Attività operativa del Corpo Forestale dello Stato per la sicurezza agroalimentare
La costituzione del Comando Unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare
Infiltrazioni criminali nel settore agroalimentare: l’attività della DIA
Ispettorato centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei prodotti agroalimentare
La riforma in materia di reati agroalimentare
Le necessità di una riforma penale