Agromafie. 3° Rapporto sui crimini agroalimentari in Italia 2015
In controtendenza alla fase di recessione dell’economia italiana vola il business dell’agromafia.
Produzione, distribuzione, vendita sono sempre più penetrate e condizionate dal potere criminale, esercitato ormai in forme raffinate attraverso la finanza, gli incroci e gli intrecci societari, la conquista di marchi prestigiosi, il condizionamento del mercato, l’imposizione degli stessi modelli di consumo e l’orientamento delle attività di ricerca scientifica. Non vi sono zone “franche” rispetto a tali fenomeni. Mentre è certo che le Mafie continuano ad agire sui territori d’origine, perché è attraverso il controllo del territorio che si producono ricchezza, alleanze, consenso: specialmente nel Mezzogiorno, costretto ad aggiungere alla tradizionale povertà gli effetti di una crisi economica pesante e profonda, aggravata dalla “vampirizzazione” delle risorse sistematicamente operata dai poteri illegali. I capitali accumulati sul territorio dagli agromafiosi attraverso le mille forme di sfruttamento e di illegalità hanno bisogno di sbocchi, devono essere messi a frutto e perciò raggiungono le città – in Italia e all’estero – dove è più facile renderne anonima la presenza e dove possono confondersi infettando pezzi interi di buona economia. Vengono rilevati, attraverso prestanome e intermediari compiacenti, imprese, alberghi, pubblici esercizi, attività commerciali soprattutto nel settore della distribuzione della filiera agroalimentare, creando, di fatto, un “circuito vizioso”: produco, trasporto, distribuisco, vendo, realizzando appieno lo slogan “dal produttore al consumatore”.
È quanto emerge dal terzo Rapporto Agromafie elaborato da Eurispes, Coldiretti e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare.
Indice
Agromafie. 3°Rapporto sui crimini agroalimentari
Contenuti
Introduzione
Money dirtying, ovvero quando la mafia conviene, di Gian Carlo Caselli e Gian Maria Fara
STORIE ITALIANE
Lo strano caso della Xylella fastidiosa
EU Pilot 5938/2013 – Storia di ordinaria, folle burocrazia
Centro Agroalimentare di Roma e il pericolo di penetrazione criminale
CAPITOLO 1 – IDENTITÀ IN PERICOLO
I prodotti agroalimentari di provenienza internazionale: i dati dell’Agenzia delle Dogane
Il settore della ristorazione nel mirino delle mafie
Operazione “Burla Dop” contro i sofisticatori della mozzarella di bufala campana Dop
Truffe e furti: le conseguenze della penuria dell’“Oro nero”
I rischi della Rete
Il dibattito sugli OGM: illegalità, tolleranza, cattiva scienza
Investire sul futuro dell’agricoltura: l’accesso al credito bancario
CAPITOLO 2- ITALIA, EUROPA E SCENARIO INTERNAZIONALE
Comparazione europea sull’organizzazione dei sistemi di prevenzione e repressione. La debolezza della polizia dei paesi europei rispetto a quella italiana
Ricognizione del tipo di reati individuati in Italia e di quelli individuati negli altri paesi europei
Le carenze della legislazione europea. Inadeguatezza delle misure accessorie ed interdittive delle attività economiche: sostanziale impunità di chi attenta alla salute e all’ambiente
Il WTO. La Cina è stata ammessa nel WTO senza l’obbligo dirispettarne le regole. Manca la reciprocità
La Cina alla conquista dell’Africa
Internazionalizzazione: fare rete per essere competitivi. Finanziamenti per la promozione del comparto agroalimentare
Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP)
CAPITOLO 3 – CRIMINALITÀ DEL TERRITORIO
La criminalità organizzata ed economica nel comparto agroalimentare
La falsificazione dei prodotti italiani continua a crescere: il vino “Fai da te”
CASI DI STUDIO
Assalto al cibo: il “rischio” del Km 0
Le sofisticazioni per ottenere frutta e verdura fuori stagione
Il sommerso in agricoltura
CAPITOLO 4 – LE ATTIVITÀ CRIMINALI. PREVENZIONE E CONTRASTO
Infiltrazioni criminali nel comparto agroalimentare. Attività dello SCICO della Guardia di Finanza
Attività operativa effettuata dal Corpo forestale dello Stato per la sicurezza agroalimentare
Ispettorato centrale della Tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari
CONCLUSIONI – LE AGROMAFIE E LE RISPOSTE GIUDIZIARIE