Un approccio multilivello nel contrasto alle Agromafie. Audizione del Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, presso la “Commissione Ecomafie” presieduta dal deputato Jacopo Morrone

Si è svolta ieri 8 luglio 2024, a Palazzo San Macuto, l’audizione del Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, presso la “Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari”, presieduta dal deputato Jacopo Morrone.

Nell’illustrare l’attività dell’Istituto, il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, ha sottolineato l’impegnocostante dell’Istituto, dai primi anni Novanta, nel monitorare e  far emergere i fenomeni illeciti in ambito agroalimentare e ambientale, a partire dai primi lavori sulle ecomafie realizzati in collaborazione con Legambiente e Arma dei Carabinieri fino al lavoro costante di monitoraggio sulle agromafie portato avanti insieme alla Fondazione Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare – il cui Comitato Scientifico è presieduto da Gian Carlo Caselli – promosso da Coldiretti.

Tra i tanti temi affrontati in audizione quello sul fenomeno dell’Italian sounding, ovvero sul commercio di prodotti che sfruttano immagini, nomi, parole, colori che richiamano il nostro Paese inducendo ingannevolmente il consumatore a ritenerli prodotti italiani mentre non lo sono. Un’attività illecita che, insieme alla contraffazione di beni di largo consumo compresi gli alimenti, mette a rischio il Made in Italy e, in certi casi, anche la salute del consumatore, dando modo di lucrare alle organizzazioni criminali. Il tema dei reati agroalimentari e della criminalità nel settore ha ormai una dimensione transnazionale, da ciò emerge la necessità di una normativa univoca per tutti i Paesi.

Il Presidente ha segnalato inoltre il passaggio dall’Italian sounding all’Italian laundering, con segmenti della nostra economia usati per riciclare capitali di provenienza ambigua. Il business dell’agroalimentare è miliardario e le organizzazioni criminali si insinuano in tutte le fasi, dalla distribuzione, al trasporto, alla vendita con investimenti anche nelle catene commerciali della grande distribuzione, e questo accade in tutto il territorio nazionale, dalle campagne del Meridione al Centro-Nord.

Il Presidente dell’Eurispes ha poi messo in luce il fenomeno dello spostamento dell’asse dell’illegalità verso una “zona neutra” dove è più difficile individuare i reati e questo anche grazie ai cosiddetti “colletti bianchi” operanti nel settore, figure strategiche per gli obiettivi delle organizzazioni criminali. Sotto la lente delle Forze dell’ordine e della Magistratura c’è inoltre la capacità delle Agromafie di fare incetta di cospicui flussi di finanziamenti europei destinati al comparto agricolo. Di qui l’auspicio di un rafforzamento dei sistemi di controllo che dovrebbe ampliarsi anche sul fronte del rischio di usura che, secondo le rilevazioni annuali sulla popolazione realizzate dall’Eurispes, riguarderebbe in media un cittadino su 10.

Nel corso dell’audizione un focus è stato dedicato al caporalato ed è stato audito, in qualità di esperto e ricercatore dell’Eurispes, il sociologo Marco Omizzolo che ha rappresentato il fenomeno attraverso dati e analisi di scenario anche a livello internazionale.

Infine, le ultime stime dell’Istituto sul fatturato agromafioso lo attestano intorno ai 24,5 miliardi di euro nel 2019, ma il business cresce di anno in anno. Le agromafie, dunque, si stanno trasformando in organismi più complessi e sofisticati che vanno combattuti con un approccio multilivello e multisistemico.

A margine dell’audizione, il Presidente Jacopo Morrone ha ricordato che la Commissione ha aperto un filone d’inchiesta sulla contraffazione di prodotti agroalimentari e agroindustriali proponendosi «il compito di indagare questi fenomeni connessi sempre più spesso alla criminalità organizzata. Il “Made in Italy” è un patrimonio del nostro Paese con tutto ciò che ne deriva in termini di ricchezza prodotta e conseguente occupazione, la partita da giocare in sua difesa è quindi rilevantissima da ogni punto di vista».

 

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