“NON SOLO PIL” Eurispes: un Tavolo di Lavoro per sostenere la svolta della Commissione Europea
Il documento della Commissione, pubblicato nel cuore dell’estate in un clima di generale disattenzione, costituisce per l’Eurispes un’autentica svolta non solo di ordine economico ma anche culturale e politico circa il modo di valutare il progresso reale degli Stati. Per la prima volta, in un testo ufficiale comunitario, entrano a pieno titolo gli indicatori ambientali e sociali e si riconosce l’importanza di misurare la ricchezza di una nazione non più solo in base ai beni materiali prodotti e scambiati, ma anche in termini che si riferiscono alla qualità della vita, alla solidarietà umana, alla giustizia sociale.
Da tempo, in particolare nell’annuale Rapporto Italia e nelle conferenze internazionali dedicate ogni anno al Modello Sociale Europeo, l’Eurispes, insieme a primari istituti europei, ha sempre evidenziato la necessità di integrare e superare i tradizionali indicatori del Prodotto Interno Lordo con ben altri elementi attinenti soprattutto all’ambiente e allo stato sociale. In questa direzione ha operato il documento “Piattaforma Propositiva” che rappresenta il contributo specifico dell’Eurispes, già oggetto di valutazioni in sede di Parlamento Europeo e di Comitato Economico e Sociale Europeo, avvenute nel corso del 2008.
Il Tavolo di Lavoro, cogliendo l’appello alla collaborazione delle autorità comunitarie, avrà il compito di elaborare una proposta metodologica e di avviare un confronto in materia con i principali protagonisti dello sviluppo, istituzionali e non, per dare concreta attuazione alle indicazioni comunitarie e sostenere la Commissione in questa che si presenta come una vera “rivoluzione culturale”.
«Certamente – conclude Fara – saranno numerose le problematiche da affrontare e gli ostacoli da superare, ma, come dice Schopenhauer, sono convinto che ogni nuova buona idea, prima di essere realizzata, passa attraverso tre fasi: nella prima viene derisa, nella seconda combattuta, per poi alla fine diventare ovvia».