Edizioni in trincea, assorbite per due terzi dai “fatti” del Covid. Osservatorio Tg Eurispes-CoRiS Sapienza

Nel prime time emergono i dissensi sulla gestione della pandemia. Papa Francesco “bilnda” le unioni civili: gli omosessuali hanno diritto ad una famiglia

I Tg dal 19 al 23 ottobre – Davanti al vertiginoso aumento dei contagi, che di giorno in giorno toccano nuovi record, l’informazione del prime time torna “in trincea” e presenta di nuovo le caratteristiche che l’avevano contraddistinta durante i mesi del lockdown. In edizioni assorbite anche per i due terzi dai “fatti” del Covid, la politica dei partiti viene lasciata da parte a vantaggio di un’attenzione concentrata sulle attività nelle Regioni, mentre si fanno più frequenti gli interventi di quei medici, virologi e scienziati (Crisanti, Brusaferro, Zangrillo, Locatelli ed altri) protagonisti delle edizioni primaverili. Mentana, mercoledì, tira le somme, parlando di una situazione ormai da “bollettino di guerra”, che richiederà all’informazione molta professionalità per gestire le angosce della cittadinanza e raccontare nel modo più appropriato una fase durissima che si prospetta molto lunga. Analoghe valutazioni arrivano anche dal Direttore del Corriere Luciano Fontana, intervistato dal Tg5.

Rispetto alla scorsa settimana aumentano le voci critiche dirette all’azione di governo, soprattutto sui Tg Mediaset. Tg4 dedica diversi titoli alle proteste dei ristoratori e di altre professioni verso le misure di lockdown, dando voce ai loro appelli e denunciando «l’atteggiamento attendista di Conte». Alcuni di questi giudizi vengono però attenuati o sconfessati dai commentatori in studio, com’è successo mercoledì quando il prof. Zangrillo ha invece elogiato le parole del Premier, ritenendole “responsabili e motivanti”. Anche Tg La7 segnala, giovedì, le critiche mosse al Premier per la prima volta dal Pd con Graziano Delrio, cui s’aggiungono venerdì le dichiarazioni di Nicola Zingaretti, che invita Conte a «smettere di navigare a vista». Più spazio agli interventi delle opposizioni su Tg2 e Tg4.

Sempre Tg La7 e Tg4 si distinguono per l’attenzione dedicata alle proprie specifiche aree d’interesse, con il Tg di Mentana che, martedì, titola sugli attesi stati generali del Movimento 5 Stelle, ai quali la maggioranza rimanda per una decisione finale sul Mes. In vista delle comunali di Roma, Tg4 già scende in campo e giovedì confeziona un reportage molto critico verso le inadempienze della sindaca Raggi, per rilanciare la candidatura a sindaco della Capitale di Guido Bertolaso, sostenuto tanto da Berlusconi che (forse) da Salvini.

Apprensione per i contagi in Europa. Trump vs Biden, confronto “civile”. Il “veggie burger” trionfa sulla tregua in Libia

La raggelante crescita dei contagi nei Paesi dell’Unione domina le pagine degli esteri, con numerosi titoli e servizi. L’atteso, ultimo confronto tra Trump e Biden figura altresì in 8 titolazioni, risultando uno scontro senza vincitori, ed apprezzato solo per l’assenza di turpiloquio tra i due candidati. Venerdì, la svolta per la crisi in Libia, che ha visto le parti in conflitto siglare a Ginevra un “cessate il fuoco” permanente: è nei titoli per Studio Aperto e Tg La7, ma solo quest’ultimo illustra concretamente la vicenda. Paradossalmente, sui Tg Rai riceve più spazio il salvataggio a Bruxelles del “veggie burger”, ossia il diritto dei prodotti vegetariani di chiamarsi con gli stessi termini dei prodotti della carne: titoli per Studio Aperto e Tg1. Tg3 continua a tener alta l’attenzione sul caso Patrick Zaki.

Assorbita dalla narrazione dell’epidemia, la cronaca quasi scompare da titoli e servizi, ed in settimana raccoglie appena 9 titolazioni su oltre 200. Assente nelle scalette anche qualunque menzione del fenomeno migratorio, nonostante i rilevanti arrivi delle scorse giornate.

La grande svolta di Papa Francesco che in una sua intervista ha ulteriormente aperto alle unioni civili per gli omosessuali, è nei titoli per tutti, mercoledì, (apertura di Studio Aperto). Buone le coperture di Tg3, Tg2 e Tg5, che vi ritorna anche giovedì.

 

 

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