Coronavirus, rallenta il contagio. Tg meno pessimisti. Report Osservatorio Tg Eurispes-CoRiS Sapienza
Covid-19: rallenta il contagio, il prime time esulta. Ok allo scostamento del bilancio; Tg3 e Tg5: “passa la linea di Berlusconi”. L’addio a Maradona “segna” 27 titoli.
I Tg dal 23 al 27 novembre – La cronaca della pandemia domina ancora l’informazione di serata, con aperture obbligate per le edizioni di lunedì, martedì e venerdì. La frenata dei contagi, con il calo tanto atteso nella curva dei positivi e dei pazienti nelle terapie intensive, permette al prime time di offrire già da lunedì una lettura meno pessimista sull’andamento della guerra al Covid-19, che si conferma, venerdì, con l’annunciato cambio di colore per molte regioni. I toni si fanno quindi più rassicuranti, nonostante l’alto numero delle vittime, che sempre lunedì hanno superato la soglia delle 50mila dall’inizio della pandemia. L’elevata mortalità dell’epidemia nel nostro Paese resta comunque al centro dell’attenzione per Tg5 e Tg La7, con Mentana che se ne occupa sia martedì che venerdì.
Come già avvenuto la settimana precedente, la politica ritorna prepotentemente nelle scalette, aggiudicandosi un quarto delle titolazioni. A dominare la scena la “pacificazione” raggiunta tra maggioranza ed opposizione, con il voto bipartisan di giovedì per lo scostamento di bilancio. Titoli per tutti ed apertura per Tg4, con numerosi leader politici intervistati dalle principali testate: Salvini sul Tg1, Conte sul Tg5 e Zingaretti sul Tg3; il segretario Pd ribadisce che l’episodio non costituisce le basi per un rimpasto di governo. Nel trattare questo avvicinamento, è singolare che sia il Tg5 che Tg3 enfatizzano come sia passata “la linea di Berlusconi” (ripresa anche da Tg1 e Tg La7), mentre per Tg4 e Tg2 è il “centro-destra unito” ad aver trionfato. Resta alta l’attenzione sul fronte del Mes, inquadrato da Tg La7 ma anche dal Tg4.
A metà settimana a conquistare la scena è stata la morte improvvisa di Diego Armando Maradona. La scomparsa del campione assoluto del calcio mondiale, tra i simboli del riscatto del Sud del mondo e mito per Napoli, ha stravolto le scalette del prime time, ottenendo, tra mercoledì e venerdì, 9 aperture (titolo unico per Tg3 e Tg2) e 27 titoli. Per alcune testate, la notizia ha occupato fino a 3 titoli per edizione, divisi tra le manifestazioni in Argentina, il cordoglio dei tifosi partenopei e l’analisi di una figura resa “mitica” tanto dai trionfi che dalle evidenze della sua fragilità.
Per Tg2 Trump “concede” la vittoria. Iran e Caso Regeni, Tg La7 attento al fronte mediorientale. Odissea Calabria, nominato Longo.
La pagina degli esteri affronta le prime concessioni di Trump che, pur non rinunciando alle battaglie legali, dà “disco verde” (Tg2) alla successione di Biden. Su Studio Aperto e Tg4 risuona l’appello della Lega alle autorità europee per un intervento, finora negato, nella vicenda dei pescatori sequestrati in Libia dalle forze di Haftar. Sul versante mediorientale, il Tg La7 di venerdì titola (assieme al Tg3) sull’uccisione – probabilmente da parte dei servizi israeliani – dello scienziato iraniano a capo del programma nucleare; molto duro il commento del direttore, Enrico Mentana, sull’operato israeliano. Sempre Tg La7 titola, venerdì, su un’importante novità nell’inchiesta per la morte di Giulio Regeni che inchioderebbe il regime di al-Sisi alle sue dirette responsabilità nel sequestro e nella morte del giovane.
Tg4 torna venerdì ad aprire sul “caos” della sanità calabrese, mentre le altre testate incamerano positivamente la nomina a Commissario del Prefetto Guido Longo. Studio Aperto, Tg4, Tg5 e Tg La7 titolano inoltre sull’arresto di Roberto Recordare, imprenditore indagato per riciclaggio dalla procura di Calabria e sospettato di essere la «mente economica di ’Ndrangheta, Camorra e Cosa nostra», e di aver gestito per le mafie, nell’ultimo decennio, fondi per ben 500 miliardi di euro.